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5 consigli per curare la vostra salute mentale ed emotiva mano nella mano con Dio

woman at a flower field

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Catholic Link - pubblicato il 11/03/21

Se sapete di poter contare su Dio, cosa aspettate a chiedergli aiuto, consolazione, compagnia, amore? Non siete soli!

di Sandra Estrada

Ai nostri giorni si parla tanto di salute mentale. Nella nostra mente i pensieri non si fermano mai: “Cos’avrà voluto dire?”, “Cosa sarebbe successo se…”, “Chi gli avrà messo in testa quelle idee?”, “Chi lo avrà ferito da bambino?”, “Chi sarebbe oggi senza quel trauma?”

Possiamo trascorrere molto tempo – giorni, mesi, anni – ponendoci mille domande: su rapporti di coppia, amicizie, progetti, colleghi, conversazioni, malattie… perfino sulla morte.

Cerchiamo tutto il tempo risposte e spiegazioni

A quanto pare diventiamo grandi maestri della riflessione. Siamo consapevoli di tanti fattori ed elementi in gioco nella vita perché si verifichi o meno qualcosa.

E infine, siamo stanchi. La nostra salute mentale è sull’orlo della pazzia. Siamo ossessionati e ci sentiamo affaticati, stressati, esauriti.

Come uscirne? Condividiamo con voi cinque consigli per far sì che la vostra salute mentale migliori grazie all’aiuto migliore: Dio.

1. Fermatevi, mettete a tacere la vostra mente

Molte terapie mi sono state di aiuto, ma niente come questo passo: “Se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo” (Matteo 5, 30). Suona piuttosto duro, vero?

Trasponiamo le cose a livello di salute mentale. Se cambiamo “la tua mano” con “la tua mente” la cosa si capisce meglio, non vi sembra?

Se la nostra mente è fonte di ansia, di perdita di speranza, fede o carità, se ci tiene al limite della salute mentale, se viviamo punendoci a furia di pensare “Cosa sarebbe successo se…”, allora smettiamo!

Fermatevi, mettete a tacere la vostra mente se serve solo per disperarvi. Questo sentimento non viene da Dio. Cercate subito di fare qualcos’altro, parlate con un amico, ascoltate una canzone, andate a passeggiare… Snebbiate la mente!

2. Smettete di pensare di dover controllare tutto

Dietro questa mania c’è la superbia del voler essere Dio e di voler capire e controllare tutto. Gesù consigliava saggiamente: “Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6, 31-34).

L’energia che impieghiamo nel giocare ad essere Dio – spiegando e predicendo tutto – potremmo impiegarla a fare cose che sono sotto il nostro controllo, lasciando il resto nelle mani del Signore.

3. Prendete le distanze da tutto ciò che vi ruba la pace

“Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla” (1 Corinzi 13, 2).

Un sacerdote mi diceva: “Hai il dono della coscienza profonda, ma a cosa ti serve se ti fa solo disperare, isolare e riempire di timore? Il demonio si infila in ciò che virtuoso per farla franca. Prendi le distanze da quel dono se non ti sta avvicinando a Dio, a te stessa e agli altri”.

Penso a quali sono i luoghi, le situazioni o le persone che vi inquietano, che vi rubano la pace. Avete modo di allontanarvene? Se è così, cosa aspettate a prenderne le distanze?

4. Lasciate che Dio sia Dio

“Non essere troppo giusto, e non farti troppo saggio: perché vorresti rovinarti?” (Ecclesiaste 7, 16). Voler approfondire è giusto, ma non fino al punto di porre fine alla nostra energia, salute e vita.

La saggezza dei nostri antenati nella fede consisteva nel lasciare che Dio fosse Dio e nell’occuparsi di quello che veramente ci spetta. Ci ossessioniamo a controllare la salute, la vita e la morte, il futuro, la nostra buona fama, la direzione della nostra vita.

Riposiamo in Dio, sforziamoci di ricorrere a Lui anche se non ci siamo abituati. “Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito” (Salmo 34, 18).

5. Evitate di cercare tante risposte

Essere più semplici nella logica di Dio significa essere più saggi. “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre” (Luca 10, 25-27).

So che è difficile e che tutti vi dicono la stessa cosa, ma se sapete di poter contare su Dio, cosa aspettate a chiedergli aiuto, consolazione, compagnia, amore? Non siete soli!

Se volete approfondire questo tema, vi raccomando i corsi online «Logoterapia para la vida cotidiana» e «Cuidado y cultivo de la vida emocional». Sono certa che vi saranno di grande aiuto!

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.

Tags:
salute mentale
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