Mentre Papa Francesco si trovava in Iraq, ha visto senz'altro molti devoti, ma non tanti oggetti devozionali cristiani. Il livello di distruzione provocato dallo Stato Islamico è ancora sconcertante. Sette anni prima, questo è emerso in modo evidente nelle immagini di chiese profanate, crocifissi distrutti e statue della Madonna decapitate.
Ora che tempi relativamente pacifici sono tornati in questa terra biblica, c'è qualche possibilità di ricostruzione per quello che resta dei cristiani iracheni e della loro eredità. Buona parte di questo progresso è dovuto alle organizzazioni cattoliche, in primis Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) del Regno Unito.
Il crocifisso recuperato
Di fatto, è stato uno degli emissari di ACS nel Regno Unito a riscattare una reliquia che ha dato speranza in un momento di scoraggiamento per i cristiani. Tra le rovine della chiesa di San Giorgio, nel villaggio cattolico caldeo di Baqofa, Stephen Rasche si è imbattuto in un crocifisso sopravvissuto agli attacchi iconoclasti dello Stato Islamico. Anche se nessuno conosce molto bene la storia del crocifisso, questo è diventato un'icona di fede e speranza indistruttibili.
Visto che il suo futuro in Iraq all'epoca era incerto, il crocifisso è stato inviato nel Regno Unito, e si trova nella cattedrale di Westminster. Anche se ufficialmente non è stata fatta pubblicità, ricordo di essere rimasto sorpreso dal numero di persone che hanno voluto vedere il crocifisso. Forse la sua precarietà attirava in mezzo allo splendore bizantino della cattedrale, ma preferisco pensare che ci sia stato qualche potere interiore ad attirare la gente.
Ritorno in Iraq
Il crocifisso è ora al sicuro in Iraq, ed è lo stesso faro di speranza che era nei giorni più oscuri del tentativo di genocidio dei cristiani e delle altre minoranze da parte dello Stato Islamico. In questo lasso di tempo, si sono susseguite delle iniziative per restaurare le città della Piana di Ninive.
Nella sua visita in Iraq, Papa Francesco ha visitato la regione, ed è stato gratificante sentire che anche la popolazione musulmana locale sta ricostruendo alcuni dei ponti metaforici che sono stati distrutti, insieme ad alcune chiese reali.
Museo virtuale
Questo crocifisso è stato mostrato nel 2017 in un'esposizione nella cattedrale di Westminster da parte del Museo della Croce, la prima istituzione dedicata alla diversità del simbolo più potente e di ampia portata della storia.
Dopo 10 anni di preparazione, il museo era quasi pronto ad aprire, ma la pandemia ha ostacolato i piani. La buona notizia è che il museo virtuale ha un account su Instagram in cui gli internauti possono apprezzare questo e altri tesori: @crossXmuseum.