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L’incontro tra Francesco e Al-Sistani, guardando alla pace in Iraq e in Medio Oriente

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Vatican News - pubblicato il 06/03/21
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A Najaf, nel primo impegno del Papa al suo secondo giorno in Iraq, il colloquio orivato con il leader della comunità sciita irachena. Ribadita l'importanza della collaborazione fra le comunità religiose. Il commento di un leader iraniano: questo incontro può arginare la violenza religiosa

di Michele Raviart - Città del Vaticano

L’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, “coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità”, è stato uno dei temi sottolineati da Papa Francesco nel suo incontro privato di questa mattina a Najaf con il Grande Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, leader della comunità sciita nel Paese.

L’incontro, riferisce una dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede, è durato circa quarantacinque minuti ed è stata per il Papa l’occasione per ringraziare Al-Sistani perché, “assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l’importanza dell’unità del popolo iracheno”. Nel congedarsi dal Grande Ayatollah, Francesco ha ribadito la sua preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità per l’amata terra irachena, per il Medio Oriente e per il mondo intero.

Ad accogliere il Papa a Najaf, nella strada che va dall’aeroporto alla residenza del grande Ayatollah – che si trova all’interno del Santuario dedicato all’Imam Alì, cugino e genero di Maometto e luogo sacro per gli sciiti – alcuni ragazzi che hanno sventolato le bandiere dell’Iraq e della Città del Vaticano. Nei cartelloni di benvenuto lungo la strada campeggiava la scritta “Voi siete parte di noi e noi siamo parte di voi”, con sotto raffigurati i volti del papa e di Al-Sistani.

Tra i commenti del mondo islamico all’evento di Najaf, da rilevare quello rilanciato in un tweet da Mohammad Ali Abtahi, stretto collaboratore dell’ex presidente iraniano Khatami. L’incontro tra Francesco e l’Ayatollah Al-Sistani, scrive tra l’altro, “può frenare la violenza religiosa o almeno creare un confine tra la pacifica autenticità delle religioni e la violenza religiosa”.

Al termine dell’incontro il Papa si è recato in volo a Nassiriya per poi raggiungere la città di Ur per l’incontro interreligioso.