Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 19 Aprile |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

Ciò che consideri scarto nella tua vita, per Dio è pietra d’angolo

MĘSTWO

Paul Volkmer/Unsplash | CC0

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 05/03/21

In ogni evento che viviamo Dio ci visita: per amare davvero la vita dobbiamo ricordarci che è nelle sue mani che la consegneremo alla fine.
In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò.
Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono.
Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità.
E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero.
Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli? ».
Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.»
Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo.
Ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta. (Mt 21,33-43.45-46)
La parabola dei vignaioli malvagi è forse la prefigurazione più chiara di quello che sta per accadergli di lì a poco a Gerusalemme dovendo affrontare la sua passione, morte e resurrezione. Ma la cosa che più ci colpisce è che ognuno di noi è nella posizione di questi vignaioli. Infatti la vigna della nostra stessa esistenza non ce la siamo dati da soli.
Qualcun altro ci ha dato la vita, e noi ci ritroviamo a viverla come dei mezzadri che non devono mai dimenticare di essere degli affittuari e non dei padroni. La spiritualità della mezzadria è ciò che di più dobbiamo imparare a coltivare nella nostra vita. Infatti questa spiritualità ci richiede fondamentalmente due cose: amare la vita come se fosse davvero nostra, ma avere l’umiltà di ricordarsi che c’è Qualcuno a cui dobbiamo consegnare il raccolto. Solo la memoria di questo realismo può davvero ridimensionarci. Ricordarsi che un giorno dovremo morire, può aiutarci a smettere di vivere come se fossimo eterni o peggio ancora come se non dovessimo mai rendere conto a nessuno.
Infatti per quanto possiamo essere intelligenti, scaltri, intrallazzati, ricchi, attrezzati, alla fine moriremo tutti. Ma possiamo decidere di vivere questa fine come un incontro, o questa fine come solo una fine. La cosa bella è che a questa fine ci si può arrivare solo se allenati. Tante cose che ci capitano nella vita sono come delle “visite” che ci ricordano chi siamo davvero: gioie, dolori, esperienze positive, negative, incontri. Ognuna di queste cose sono come messaggeri da parte di Dio, e in ultima istanza come se fosse Gesù stesso nascosto in ognuno di questi eventi.
La domanda è: cosa ne vogliamo fare di queste visite? Vogliamo sbarazzarci di Cristo o accoglierlo per ciò che davvero è? Quando vivi solo sulla difensiva alla fine fai fuori anche Gesù dalla tua vita, ma questo diventa solo l’inizio di una tragedia non la soluzione alla tua paura. Quando invece lo accogli allora ti accorgi che persino ciò che poteva sembrare un errore o uno scarto, Dio lo usa come una pietra d’angolo.

Tags:
dalvangelodioggi
Top 10
See More