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5 suggerimenti post-partum per mamme cattoliche

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Cecilia Pigg - pubblicato il 03/03/21

È un momento di transizione e guarigione – ecco come rendere le cose più tranquille

Le settimane dopo il parto sono un periodo strano. Si ha tutta una nuova serie di dolori che prendono il posto dei fastidi della fine della gravidanza che si avevano prima del travaglio e del parto. In più, si può avere una ferita se si è fatto un taglio cesareo. Nessuno dei propri vestiti abituali calza ancora, ma si è stanche di quelli indossati nei nove mesi precedenti. Gli ormoni si fanno sentire, e aggiungiamo anche quel fagottino che ha bisogno delle cure materne h24 (per non parlare delle altre persone con cui si vive, che potrebbero richiedere anche loro cura e attenzione).

È un periodo di transizione senza precedenti. Come rimanere concentrate su ciò che conta davvero quando si deve gestire tutta una serie di necessità pratiche che ci piovono addosso? Ecco qualche idea che mi ha aiutata ad affrontare il periodo post-partum.

1 Pregare per altre mamme come modo per gestire il disagio

Ho chiesto alle mie amiche delle intenzioni per poter offrire il dolore delle mie contrazioni per persone e situazioni specifiche. Mi ha aiutata durante il travaglio, ma ho scoperto che è stato ancor più utile dopo aver partorito. Ho usato quella lista di intenzioni ogni giorno di fronte ai dolori, alla frustrazione derivante dal dover calmare un bambino ostinato e alla mancanza di sonno. Nella prima settimana di allattamento, ogni volta si attaccava e volevo gridare dal dolore ho iniziato a recitare un’Ave Maria (anche se a denti stretti!) per una delle persone che figuravano sulla mia lista.

2 Scegliere qualche contenuto di qualità per i momenti in cui si riposa o si nutre il bambino

È il momento perfetto per scegliere un programma o una lettura per distrarsi un po’. Perché non pianificare in anticipo la visione di qualche contenuto che aiuti la vostra fede? Quello che inseriamo nella nostra mente è estremamente importante, e leggere molte notizie o consultare i social media può portare ad avere un senso ancor maggiore di impotenza e inadeguatezza ora che si è vulnerabili a livello fisico ed emotivo.

3 Mangiare e bere a sufficienza

Se era importante prendersi cura del proprio corpo durante la gravidanza, lo è anche adesso che bisogna riprendersi. Il vostro corpo è un tempio dello Spirito Santo, e se è frustrante averne uno che sembra estraneo (Perché non perdo peso? Il mio corpo sembrerà sempre così strano?), è importante continuare a prendersene cura. Rimanere idratate è fondamentale per riprendersi. Se avete mai lottato con la vostra immagine corporea e/o avete affrontato disordini alimentari, sappiate che il periodo post-partum può far riemergere tutte quelle questioni. Ricordate che il vostro corpo sta affrontando una serie di transizioni, e che non dovete avere necessariamente le stesse dimensioni in tutti i momenti.

4 Parlare con donne che hanno già avuto un bambino

Avete bisogno di sfogarvi con qualcuno per le cose strane che accadono nella vostra vita e nel vostro corpo. Aiuterà la vostra salute mentale avere qualcuno con cui parlare, di persona o in altri modi, anche se finora non avevate un rapporto stretto con quella persona. È facile stringere un legame parlando del fatto di prendersi cura di un neonato. Avete bisogno di cameratismo!

5 Approfittare della tecnologia per promuovere la propria vita di preghiera

Quando non siete fisicamente pronte per tornare a Messa, approfittate di quelle online, e leggete i testi delle letture. Mentre allattate o cullate il vostro bambino la mattina o la sera, ascoltate la preghiera del mattino e quella della sera. Avvaletevi delle risorse telematiche: probabilmente avete sempre il cellulare vicino, ed è più facile usarlo mentre tenete in braccio il bambino che aprire la Bibbia o un libro di preghiere.

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