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È amorevole guardare l’altro con uno sguardo critico?

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Antonio Guillem - Shutterstock

Cecilia Zinicola - pubblicato il 02/03/21

Bisogna guardare la persona con cui ci si vuole sposare con una prospettiva critica per vivere un amore vero e sincero

All’inizio può sembrarci spiacevole, ma avere uno sguardo critico nei confronti dell’altro ci permette di farci un’idea reale della persona con cui ci impegniamo in una relazione, ed è meglio farlo presto e non dopo aver compiuto il passo del matrimonio. È bene avere una foto reale e completa della persona che amiamo, per raggiungere un amore vero.

Chiarezza nell’impegno

“Non fanno bene alcune fantasie su un amore idilliaco e perfetto, privato in tal modo di ogni stimolo a crescere. Un’idea celestiale dell’amore terreno dimentica che il meglio è quello che non è stato ancora raggiunto, il vino maturato col tempo” (Amoris Laetitia).

La prospettiva critica non ci separa necessariamente dalla persona o ci pone in una posizione superiore di giudice, ma apporta chiarezza sulla verità e sull’impegno d’amore che assumiamo. Per questo, è bene di tanto in tanto avere l’abitudine di mettere le cose in prospettiva e di farsi domande che aiutino a pensare criticamente con una visione più realistica.

Cosa posso fare quando mi imbatto in qualcosa di frustrante nella personalità dell’altro? È un semaforo rosso? Posso conviverci nei prossimi anni anche se non cambia niente? È una cosa che mi infastidisce o è più di questo ed è un peccato grave agli occhi di Dio?

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Summer loveee - Shutterstock

Prendetevi il tempo per prestare attenzione con uno sguardo amorevole che cerca la verità e chiedetevi: come agisce con altre persone? Cerca un rapporto con Cristo? Quando parla con altri, parla di se stesso o mostra interesse nei confronti della persona con cui parla?

Ci saranno indubbiamente aspetti dell’altro che non ci convinceranno del tutto, che ci risulterà difficile capire, o anche altri che non vedremo se non più avanti. La gente non cambia semplicemente perché qualcuno glielo dice o glielo chiede. Pur con il desiderio sincero di cercare di cambiare qualcosa rapidamente, è probabile che certe caratteristiche restino presenti.

I cambiamenti reali non sono qualcosa che proviene da fattori esterni. Si verificano quando una persona non si sente a suo agio con qualcosa ed è in grado di vederlo da sé. La maturazione non si verifica in un giorno, ma implica un processo interiore, tempo, e soprattutto una grande volontà di amare.

L’amore che ci promettiamo supera qualsiasi emozione, sentimento o stato d’animo, anche se può includerli. È un amare più profondo con una decisione del cuore che coinvolge tutta la nostra esistenza. È la base per costruire una relazione.

Umiltà nell’approccio dei cambiamenti reali

“Mi ama come è e come può, con i suoi limiti, ma il fatto che il suo amore sia imperfetto non significa che sia falso o che non sia reale. È reale, ma limitato e terreno” (Amoris Laetitia).

Nessuno è perfetto. Non lo siamo noi, né lo è la persona con cui scegliamo di condividere la nostra vita. La cosa più importante è trovare qualcuno che mostri con il suo stile div ita di essere convinto e aperto a un amore vero capace di lottare ogni giorno.

L’amore comporta sempre un senso di profonda compassione che porta ad accettare l’altro anche quando agisce in modo diverso da quello che si desidererebbe. Possono esserci abitudini strane, aspetti che ci sembrano fastidiosi o mancanza di conoscenza, ma se la persona ama Dio e ha uno spirito umile sarà il tipo di persona aperta a imparare e a cambiare quando la Parola di Dio la chiamerà.

Trovate un compagno che sia umile e aperto ad ammettere quando sbaglia, che ami Dio e voglia con tutto il cuore seguire i Suoi insegnamenti. Con questo e con l’aiuto della grazia sarà possibile un cambiamento positivo nella vita.

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Quando due persone hanno l’obiettivo comune di lavorare a un rapporto centrato su Dio, lo Spirito Santo rende possibile che nonostante le differenze possano trovare insieme un punto di incontro e l’armonia reciproca.

Pazienza nel compimento delle aspettative

“Siamo sinceri e riconosciamo i segni della realtà: chi è innamorato non progetta che tale relazione possa essere solo per un periodo di tempo” (Amoris Laetitia)

È ormai frequente che quando una persona sente di non ricevere ciò che desidera o che non si realizza quello che sognava ritiene sia il caso di porre fine a una relazione, ma in questo modo non c’è rapporto che possa durare per sempre.

Spesso le nostre emozioni negative nei confronti della persona che amiamo ci dicono quali sono le nostre aspettative, anche se non abbiamo mai avuto l’intenzione di averne. Quando questo accade, e seguendo la citazione biblica “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro” (Matteo 7, 12), potremmo chiederci se siamo in primis noi disposti a metterle in atto.

Se volete che il vostro partner vi perdoni rapidamente, anche voi dovete perdonarlo subito, e se volete che sia paziente con voi quando commettete degli errori, dovete sopportarlo quando è lui a sbagliare. Se volete che sia il tipo di persona che sacrifica se stessa ed ansiosa di servire, dovete essere i primi a dare l’esempio.

Se credete di rispettare tutte le vostre aspettative e non comprendete perché l’altro non possa fare lo stesso, ci sarà sempre qualcosa che potete fare meglio. Paragonandole a quelle di Cristo, ci manca sempre qualcosa.

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Accettazione e pazienza

È possibile che dobbiate semplicemente accettare qualcosa da quella persona mentre fate tutto il possibile per apprezzare i doni e le qualità uniche che apporta alla relazione. Perché non compiere lo sforzo se Dio ci ha resi diversi e ha dato a ciascuno dei doni per poterli usare per il bene?

Il problema è quando esigiamo che i rapporti siano celestiali o che le persone siano perfette, o quando ci mettiamo al centro e aspettiamo che si compia solo la nostra volontà. In quel caso, tutto ci infastidisce e ci porta a reagire con aggressività.

Se non coltiviamo la pazienza, avremo sempre delle scuse per rispondere con ira, e alla fine diventeremo persone incapaci di convivere. La relazione si trasformerà in una battaglia costante.

L’amore in tutta la sua verità è quello che rende possibile che una relazione cresca e perduri. Un amore vero è l’esperienza completa di tutto ciò che è senza apparenze, del fatto di scegliersi con quello che ci piace e anche con quello che non apprezziamo molto. Guardare l’altro con amore per accettarlo indipendentemente dalle sue virtù e nonostante i suoi difetti.

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