Siamo fatti di anima e corpo e quando vogliamo contraddistinguere un tempo forte da un punto di vista religioso, necessariamente dobbiamo anche cambiare le abitudini a tavola.
C’è la dieta dello sportivo, che si prepara ad una grande performance atletica, e c’è il regime alimentare di chi fa esercizi per lo spirito.
C’è il tempo della festa e dei banchetti e quello della quotidianità, il momento dell’accoglienza gioiosa di un ospite e il pasto frugale nella pausa pranzo della giornata lavorativa. E potrei andare avanti all’infinito con gli esempi, perché il cibo ha sempre un grande impatto sulla nostra vita e ci può aiutare a vivere più intensamente i momenti importanti.
Elemosina, preghiera, digiuno
Adesso siamo in Quaresima ed è il momento dell’astinenza e del digiuno: è un tempo forte della Chiesa cattolica, quando si raccomanda di vivere per 40 giorni in modo profondo l‘attesa della Pasqua, in particolare attraverso l’elemosina, la preghiera e appunto il digiuno.
Mi raccomando però: col sorriso! Mi vengono in mente le parole di Gesù:
Quando digiunate, non fate i tristi come gli ipocriti. Che si imbruttiscono la faccia. Ma voi, quando digiunate, profumatevi il capo e lavatevi la faccia.
Leggi anche:
Per chi non ha ben compreso ancora perché si digiuna in Quaresima
Quando digiuniamo stiamo facendo una cosa bella grande, importante, stiamo combattendo una piccola battaglia ma in ottima compagnia e per un grande ideale.
Astinenza e digiuno
Siamo sulle orme di secoli e secoli di monachesimo, di grandi tradizioni e di uno stile di vita che ha contribuito alla crescita morale, sociale e (perché non ricordarlo?) anche economica della nostra civiltà.
I monaci e gli eremiti hanno sempre praticato astinenze e digiuni, sulle orme di san Giovanni Battista e dello stesso Gesù che nel deserto ha digiunato 40 giorni e 40 notti, ricordando che…
Non di solo pane vive l’uomo.
Anche i laici sono invitati a mettere in atto questi piccoli sacrifici. Tra l’altro, l’astinenza dalla carne incentiva il consumo di altri cibi: pesce, uova, latticini, pasta, stimolando la creatività nel cucinarli e la qualità nella produzione e favorendo l’abitudine ad una dieta molto varia, che oggi sappiamo essere tanto salutare.
Oggi per i cristiani i giorni di astinenza e digiuno sono di meno rispetto ad altre epoche, ma resta il profondo significato spirituale, non solo individuale ma anche collettivo.
Siamo cristiani, siamo quelli che mangiano “di magro” il venerdì, siamo quelli che digiunano il Mercoledì delle Ceneri (per chi è ambrosiano il primo venerdì di Quaresima) e il Venerdì Santo.