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La grande devozione di Santa Teresa per San Giuseppe

DEATH OF SAINT JOSEPH
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Catholic Link - pubblicato il 28/02/21
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di padre Juan Carlos Vásconez

La Lettera Apostolica Patris Corde di Papa Francesco spiega perché San Giuseppe era un padre amorevole e accogliente. La sua vita è stata un’offerta completa a suo figlio e a sua moglie, in ogni momento.

In lui, Gesù ha visto la tenerezza di Dio, quella che ci fa accettare la nostra debolezza, perché è attraverso e nonostante la nostra debolezza che si realizza la maggior parte dei progetti divini.

“Solo la tenerezza ci salverà dall’opera dell’Accusatore”, sottolinea il Pontefice. “Per questo è importante incontrare la Misericordia di Dio, specie nel Sacramento della Riconciliazione, facendo un’esperienza di verità e tenerezza”, perché “Dio non ci condanna, ma ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene, ci perdona”.

“Giuseppe è stato chiamato da Dio a servire direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità: proprio in tal modo egli coopera nella pienezza dei tempi al grande mistero della Redenzione ed è veramente ministro della salvezza”.

Per approfondire questo bellissimo tema, quattro riflessioni per meditare sulla figura di San Giuseppe.

🔴 Qui il VIDEO con la lettura integrale della Patris Corde 🔴

1. Santa Teresa e San Giuseppe

La devozione a San Giuseppe non ha avuto un posto importante nella pietà della Chiesa, ma Santa Teresa ha contribuito in modo ammirevole a incrementarla, scrivendo pagine brillanti che hanno tratto via questo santo dall’anonimato, dandogli un ruolo di spicco nella religiosità popolare del suo tempo.

Santa Teresa ha rappresentato senz’altro un punto molto alto in questa pietà dei semplici, e non si può comprendere la devozione teresiana a San Giuseppe senza comprendere la religiosità popolare, quell’espressione del popolo e della gente semplice portatori della rivelazione di Dio. Ricordiamo che il Signore si rivela ai miti e agli umili di cuore!

L’esperienza personale è l’elemento caratteristico che Santa Teresa ci mostra quando parla di San Giuseppe. Teresa scrive partendo dalla propria vita e per quella dei suoi lettori. Ricorre spesso a ciò che ha visto e sentito nella sua esistenza come credente e nelle persone con cui si è relazionata.

2. Primo miracolo

Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada aveva 27 anni quando la troviamo prostrata a letto, senza poter camminare, a volte trascinandosi al suolo. Vive nel monastero dell’Incarnazione ed esce dalla clausura per essere curata.

Le sue condizioni arrivano a un livello di gravità tale che viene data per morta. Trascorre vari anni a letto, non potendosi muovere e dovendo essere aiutata dalle infermiere. In queste circostanze ricorre a San Giuseppe, e la sua vita torna a poco a poco alla normalità. Da quel momento la devozione a San Giuseppe e la sua familiarità con lui diventano pietre miliari nella sua vita.

Scrive Teresa: “Presi per mio avvocato e patrono il glorioso S. Giuseppe, e mi raccomandai a lui con fervore. Questo mio Padre e Protettore mi aiutò nella necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi in cui era in gioco il mio onore e la salute della mia anima. Ho visto chiaramente che il suo aiuto mi fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare. Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta”.

Partendo da questa esperienza così decisiva nella sua vita, raccomandava la devozione a San Giuseppe e alla sua forte intercessione. Lo sposo di Maria è diventato avvocato e intercessore di fronte a tutti i suoi problemi, e un personaggio caro e familiare nella casa teresiana.

3. Testi di Santa Teresa su San Giuseppe

Condivido alcuni scritti di Santa Teresa che possono aiutarci a pregare e ad avere una devozione maggiore nei confronti del santo Patriarca:

“Chiedo solo per amore di Dio che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà per esperienza come sia vantaggioso raccomandarsi a questo glorioso Patriarca ed essergli devotiChiedo solo per amore di Dio che lo provo chi non mi crede, e vedrà per esperienza il grande bene che rappresenta raccomandarsi a questo glorioso Patriarca ed essergli devoti”.

“È cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo Santo benedetto”.

“Chi non avesse maestro da cui imparare a far orazione, prenda per guida questo Santo glorioso, e non sbaglierà”.

“Ad altri Santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell’altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso S. Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte”.

“Non ho conosciuto persona che gli sia veramente devota e gli renda qualche particolare servizio senza far progressi in virtù. Egli aiuta moltissimo chi si raccomanda a lui”.

4. Padre nell’accoglienza

Allo stesso tempo, Papa Francesco ci ricorda che Giuseppe è un padre nell’accoglienza, perché ha scelto Maria senza porre condizioni previe, un gesto importante ancora oggi in un questo mondo in cui la violenza psicologica, verbale e fisica nei confronti della donna è evidente.

Lo sposo di Maria è anche colui che, confidando nel Signore, accoglie nella sua vita anche gli eventi che non comprende, mettendo da parte i suoi ragionamenti e riconciliandosi con la propria storia.

La vita spirituale di Giuseppe non mostra una via che spiega, ma una via che accoglie, il che non significa che sia un uomo che si rassegna passivamente.

Al contrario: il suo protagonismo è coraggioso e forte perché con la forza dello Spirito Santo, quella piena di speranza, sa far spazio anche a quella parte contraddittoria, inattesa e deludente dell’esistenza.

Nella pratica, attraverso San Giuseppe è come se il Signore ci ripetesse di non temere, perché la fede dà senso a ogni evento felice o triste, e ci rende consapevoli del fatto che Dio può far sbocciare fiori tra le rocce.

Giuseppe non ha cercato scappatoie, ma ha affrontato ad occhi aperti ciò che gli è successo, assumendo la responsabilità in prima persona. Per questo, la sua accoglienza ci invita ad accogliere gli altri senza esclusioni, come sono, con una preferenza per i deboli.

Fateci sapere se conoscevate questo bel legame che ha unito Santa Teresa a San Giuseppe, e diteci se avete già fatto spazio nel vostro cuore a questo santo che non ha che amore da dare.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.