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San Lorenzo e la distribuzione di pane e prosciutto

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Antoine Mekary | ALETEIA

La chiesa appartiene al Patrimonio del Fondo Edifici di Culto - Ministero dell'Interno

Marinella Bandini - pubblicato il 25/02/21

Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”

Le stazioni quaresimali ci portano a S. Lorenzo in Panisperna. Secondo la tradizione, la chiesa sorge sul luogo del martirio del diacono Lorenzo, uno dei santi più venerati a Roma, arso vivo sulla graticola.

Il nome “Panisperna” è quello della via su cui si affaccia, forse derivato dall’usanza delle monache clarisse del vicino convento di distribuire “panis et perna”, cioè pane e prosciutto, il 10 agosto, in ricordo del servizio ai poveri del diacono Lorenzo. Altre interpretazioni collegano questo nome alla graticola o a famiglie proprietarie dei terreni.

La chiesa è stata totalmente ricostruita a fine ‘1500. L’interno è a navata unica, con volta a botte e tre cappelle per lato. L’affresco del presbiterio raffigura il “Martirio di S. Lorenzo”, quello sulla volta e la “Gloria di S.Lorenzo”. In una delle cappelle era custodito il corpo di S. Brigida, poi riportato in Svezia, la sua patria.




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Nel monastero adiacente – espropriato nel 1873 – furono sistemate le facoltà scientifiche dell’Università di Roma. Qui operarono i “ragazzi di via Panisperna”, un gruppo di fisici, tra cui il Nobel Enrico Fermi. Con le loro scoperte posero le basi della moderna fisica nucleare.

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. (Mt 7,7)

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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