Jury e Debora, entrambi con Covid sintomatico, hanno tre bimbi molto piccoli. La fatica per Jury, convalescente e ancora con poche forze, è tanta. Debora è la più colpita anche se inizia a stare meglio. Sono fiduciosi nel Signore e grati per tutto il sostegno già ricevuto ma c’è bisogno di una spinta in più…
Una delle tante famiglie colpite dal Covid
Sono solo una fra i tanti che hanno saputo della situazione di Debora grazie ad un post su Facebook. Fosse anche solo per questa accelerata che dà alle notizie che così possono raggiungere più cuori, benedetto sia – con moderazione – anche questo ambaradan social.
Debora Vezzani: sofferenza fisica ma speranza indomita
Debora Vezzani è una apprezzata cantautrice cristiana che con la voce e con la vita racconta la sua conversione e la bellezza di essersi scoperta figlia di Dio; ma soprattutto è ora una moglie e una mamma sotto pressione per avere ricevuto l’onerosa grazia di tre bambini vicini uno all’altro: belli, sani e alquanto vivaci. Con lei il marito Jury condivide vocazione familiare e la missione di farsi testimoni dell’amore di Cristo.
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Il Covid19, come diverse altre malattie infettive, non si fa scrupoli e colpisce un po’ a tappeto, in alto, in basso, a destra e a sinistra. Sebbene i giovanissimi siano quasi sempre risparmiati, non sempre gli adulti se la passano bene. E così è capitato che tutta la famiglia di Debora Vezzani sia stata colpita, ma atterrati solo lei, particolarmente provata (nonostante le donne siano di solito le meglio attrezzate) e il marito.
Aggiornamento, gratitudine e richiesta di aiuto
Nel post racconta della fatica, enorme, e della fede, salda, attraverso la quale lei e il marito leggono anche questo irto passaggio. Raccontano con gratitudine della grande vicinanza e del conforto fraterno che stanno sperimentando grazie alla preghiera di tanti, all’aiuto concreto di amici e sconosciuti, alla sollecitudine competente di medici, al sostegno spirituale e materiale.
Diffondere l’appello
Nel mio piccolo ho solo commentato la vicenda e espresso la mia di gratitudine per la loro testimonianza. Nel frattempo, qualcun’altro (gli amici del monastero WiFi) si stava già muovendo, sollecito e silenzioso, per far arrivare alla famiglia un po’ di aiuto anche economico: sono entrambi malati, le spese sono vertiginosamente aumentate e le entrate ferme a causa degli effetti diretti e indiretti della pandemia.
Anche in Aleteia, con il nostro responsabile editoriale, abbiamo pensato che sarebbe stato bello contribuire a dare visibilità all’appello di questa famiglia che tanto bene ha portato e porta al popolo cristiano e a tanti che erano lontani dall’amore di Dio; la forza di una testimonianza insieme alla bellezza della musica compiono davvero prodigi.
Una mail per (dire che si può) mandare un aiuto
Per questo ci sembra doveroso rendere disponibile la mail della famiglia (comeunprodigio@gmail.com) alla quale scrivere per far arrivare, in piena libertà e secondo le disponibilità di ciascuno, un contributo (scrivete a Debora e lei vi darà le indicazioni necessarie): piccolissimo o grande che sia. Il bene che si fa non solo si propaga ma si moltiplica.
Lo sappiamo, i bisogni sono tanti, le persone colpite innumerevoli. Per questo ognuno consideri nel suo cuore gli appelli ai quali rispondere. Per il resto affidiamo alla generosità di tutti e alla infinita benevolenza di Nostro Signore di provvedere ai bisogni di questi suoi figli e di tutti quelli che soffrono in questo momento. Lasciamo alla Provvidenza tutta la fantasia per ripagare ogni piccolo atto di bontà (che a dire la verità si paga già da sola: aiutare senza attendersi nulla in cambio è una delle esperienze più gratificanti che si possano sperimentare).