In Quaresima riscopriamo la carità: Dio ci ha affidato la vocazione di custodire il suo giardino, specialmente quelli che sono nella periferia del nostro cuore.
La Bibbia nel libro della Genesi ci racconta che Dio ha posto l’uomo nel giardino perché lo custodisca.
la vocazione del custodire è una dimensione umana, che riguarda tutti. E’ il custodire l’intero creato, avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. E’ il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti.
Ancora una volta, in questo tempo di Quaresima, scopriamo che San Francesco con il suo luminoso esempio ci indica la via della sobrietà, che equivale anche a prendersi cura (custodire) chi è nella necessità.
Tra i capolavori giotteschi della Basilica di Assisi, oggi osserviamo l’affresco di San Francesco che dona il suo mantello ad un povero.