Una condizione associata all’eccesso di lavoro e collegata ad altri problemi di salute mentale come depressione, ansia e panicoCon il distanziamento sociale e il telelavoro imposti a molti dalla pandemia di coronavirus, un’escalation dei casi di Sindrome da Burnout, problema di salute mentale collegato all’eccesso di lavoro, ha preoccupato gli esperti. Il disturbo, incluso nel 2019 nella Classifica Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), può scatenare in modo psicosomatico malattie come ipertensione, gastrite, dermatite, psoriasi e alcolismo.
Secondo una ricerca recente della Fondazione Oswaldo Cruz, che ha interpellato dei lavoratori di settori essenziali in Brasile e in Spagna durante la pandemia, il 47,3% di loro ha iniziato a presentare sintomi di ansia e depressione a partire dall’isolamento sociale. Più della metà di questi (27,4% del totale) soffre allo stesso tempo di entrambe le condizioni (ansia e depressione, che sono associate). Altri dati allarmanti sono riferiti all’abuso di alcool (44,3%) e a variazioni nelle abitudini del sonno (42,9%). Il 30,9% di tutti gli intervistati ha ricevuto una diagnosi di malattia mentale nell’anno precedente, o è stato curato per questo.
Come identificarla
In tempi normali, la Sindrome da Burnout, o da esaurimento professionale, è provocata dall’eccesso di lavoro. Per la scarsità dei momenti di svago e relax, cosa comune durante la pandemia, anche meno ore di lavoro, soprattutto davanti al computer, hanno avuto lo stesso effetto, con sintomi come:
Esaurimento
Quando si cerca di concludere i compiti ma ci si sente provati mentalmente o con le energie esaurite.
Negatività
Quando il lavoro o altri fattori associati ad esso iniziano a risvegliare ansia, paura, tristezza, negatività o cinismo. Un distanziamento mentale e affettivo dai propri compiti.
Diminuzione dell’efficienza
Quando non si riesce più a rispettare i tempi o a svolgere i compiti con l’efficienza di prima.
Sintomi principali
Isolamento
Tristezza
Pessimismo
Bassa autostima
Apatia e disperazione
Eccesso di irritabilità
Mancanza di piacere per attività che prima erano gradite
Disturbi del sonno
Dolori muscolari e di testa
Oscillazioni dell’umore
Mancanza di memoria
Difficoltà di concentrazione
Crollo del sistema immunitario e maggiore suscettibilità alle malattie
Mancanza di appetito
Aggressività
Cosa fare
Il primo passo per superare questa condizione è cercare di distanziarsi al massimo dal lavoro senza che questo comporti pregiudizi professionali o finanziari, e intercalare le proprie responsabilità con pause regolari, oltre a svolgere attività piacevoli, come passeggiate, viaggi e socializzazione (anche via Zoom o qualche altro dispositivo). Possono aiutare anche la pratica sportiva, la preghiera e la meditazione. Non trascurate un’alimentazione equilibrata e ricordate di essere sempre idratati. La cosa più importante, forse, è rispettare i propri limiti. Se la situazione è critica e non basta niente di tutto questo, si deve ricorrere all’aiuto di uno psicologo o psichiatra.
L’importante è prendersi cura di sé.