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Musica sacra: splendida versione del classico “Ave Verum Corpus”

J.P. Mauro - pubblicato il 04/02/21

Il gruppo Gesualdo Six in una performance unica nella cattedrale di Ely, in Inghilterra

Nella liturgia cattolica non mancano musiche così belle da togliere il fiato, alcune delle quali spiccano come veri e propri capolavori. È il caso dell’Ave Verum Corpus, di William Byrd, un inno eucaristico del XVI secolo che offre l’emozione della Messa attraverso un uso raffinato della polifonia.

Questa notevole opera, considerata da molti la migliore di Byrd, è così complessa che alla sua analisi sono stati dedicati interi libri. L’uso della dinamica crea un’atmosfera appassionata, e lo stile mette il testo in primo piano. È uno degli elementi più importanti della musica sacra, visto che i testi sono di estrema rilevanza per la Messa. Opere di questo tipo, anche se permettono ai fedeli di meditare sulle parole, fungono anche da metafora musicale che riflette il sacrificio che Cristo ha compiuto nella Sua Passione.




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Grandiosità della musica sacra

Uno degli aspetti più incredibili della musica sacra è questo: bisogna inserire elementi teologici nella struttura musicale. Un’analisi dei Wicker Park Choral Singers spiega meglio questo simbolismo:

“Un buon esempio inizia con la frase ‘O dulcis‘, in cui la parte del soprano inizia in modo indipendente ed è seguita dalle tre voci gravi. Ciascuna delle tre fasi in questa sezione agisce insieme a significare il riconoscimento unificato del sacrificio di Gesù. Quando il testo arriva al ‘miserere‘, però, c’è un cambiamento repentino verso la polifonia. Questo cambio irrobustisce la struttura musicale, come per mostrare la natura sfaccettata della misericordia”.

The Gesualdo Six

Il gruppo The Gesualdo Six, un coro inglese di sei membri, ha colto abilmente l’essenza del pezzo di Byrd nel 2018. Il coro a cappella è notevole per l’eccezionale struttura vocale e la dizione perfetta, ma il tenore cattura l’attenzione.

Con un tono nitido e deciso, le sue note acute creano una ricca riverberazione che incanta. Ausiliato dai soffitti alti della cattedrale di Ely, nel Cambridgeshire, l’inno diventa trascendente.

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