Le Bibbie di famiglia sono splendidi tesori, perché spesso tracciano la storia genealogica di una famiglia per molte generazioni. Averle in famiglia è un grande dono, ma possono anche essere usate per insegnarci come “scrivere le prossime pagine” della Bibbia.
La Bibbia non è un’opera fittizia, ma una vera opera storica, anche se è espressa in generi di scrittura diversi.
L’esperto biblico Jeff Cavins ribadisce il fatto che si tratta di una storia reale.
“È importante che i cattolici moderni capiscano che quando leggono la Bibbia stanno leggendo un libro di storia. La storia diventa molto importante per i cristiani, perché è stato in eventi umani reali che Dio si è rivelato. Non dovrebbero esserci fraintendimenti – è una storia vera, in contrasto con i racconti abilmente escogitati”.
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Tenendo questo a mente, ci viene ricordato che l’opera di salvezza di Dio non è finita, e che il Libro dell’Apocalisse non è l’ultima pagina della Bibbia. L’opera divina continua attraverso di noi e la Chiesa, portando tutta l’umanità a Gesù Cristo.
“La Chiesa […] non avrà il suo compimento se non nella gloria del cielo », al momento del ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, « la Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio ». Quaggiù si sente in esilio, lontana dal Signore; « anela al regno perfetto e con tutte le sue forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria ». Il compimento della Chiesa – e per suo mezzo del mondo – nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora soltanto, « tutti i giusti, a partire da Adamo, “dal giusto Abele fino all’ultimo eletto”, saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale »” (CCC 769).
La Bibbia non è un libro bizzarro, ma una Parola vivente che continua a rimanere attiva nel mondo.
“Il cristianesimo è la religione della “Parola” di Dio, di una parola cioè che non è “una parola scritta e muta, ma del Verbo incarnato e vivente”. Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ci “apra la mente all’intelligenza delle Scritture”” (CCC 108).
Scrivendo i nostri nomi in una Bibbia di famiglia, possiamo affermare il nostro collegamento con gli eventi della storia della salvezza e dichiarare la nostra intenzione di rendere la Bibbia parte della nostra storia familiare.
La morte e resurrezione di Gesù hanno un effetto reale e tangibile sulla nostra vita oggi, e non sono semplicemente eventi storici.
Guardando le nostre Bibbie di famiglia, la vera domanda da porsi è: “Quando questo mondo finirà, quali storie verranno scritte su di noi?”