Varie versioni del celebre inno composto da San Tommaso d'Aquino
Il 28 gennaio, la Chiesa rende omaggio a San Tommaso d’Aquino (1225-1274), frate dell’Ordine dei Predicatori e una delle menti più brillanti della teologia e della filosofia cristiane di tutti i tempi. Anche se l’aspetto più celebre del Dottore Angelico è la sua immensa opera intellettuale, che continua ad essere fondamentale negli studi filosofici e teologici ed è stata sviluppata in testi sistematici noti a livello universale, la sua penna ci ha lasciato anche una serie di splendidi inni liturgici.
Tra questi, in genere se ne sottolineano cinque che Tommaso composte in onore di Gesù nel Santissimo Sacramento quando Papa Urbano IV istituì la festa del Corpus Domini nel 1264: Lauda Sion Salvatorem, Pange Lingua (più noto nella sua parte finale, Tantum Ergo), Verbum Supernum Prodiens, Panis Angelicus e Adoro Te Devote. In questa occasione ci soffermeremo su quest’ultimo.
Adoro Te Devote: testo e versione tradizionale
L’inno di San Tommaso manifesta nel testo un profondo atteggiamento di adorazione da parte dell’autore, nonché la ricchezza della sua poesia:
Adoro Te devotamente, o Dio nascosto,
Sotto queste apparenze Ti celi veramente:
A te tutto il mio cuore si abbandona,
Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.
La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano,
Ma solo con l’udito si crede con sicurezza:
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.
Sulla croce era nascosta la sola divinità,
Ma qui è celata anche l’umanità:
Eppure credendo e confessando entrambe,
Chiedo ciò che domandò il ladrone penitente.
Le piaghe, come Tommaso, non vedo,
Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te,
Che in Te io abbia speranza, che io Ti ami.
O memoriale della morte del Signore,
Pane vivo, che dai vita all’uomo,
Concedi al mio spirito di vivere di Te,
E di gustarTi in questo modo sempre dolcemente.
O pio Pellicano, Signore Gesù,
Purifica me, immondo, col Tuo sangue,
Del quale una sola goccia può salvare
Il mondo intero da ogni peccato.
O Gesù, che velato ora ammiro,
Prego che avvenga ciò che tanto bramo,
Che, contemplandoTi col volto rivelato,
A tal visione io sia beato della Tua gloria.
Amen.
La versione musicale più nota di questo inno si inserisce nella tradizione del canto gregoriano (in Modo V – lidio). Ecco la versione con le voci femminili della Schola Gregoriana Mediolanensis di Milano.
Joan Cererols: versione barocca per coro
Joan Cererols Fornells è stato un frate benedettino spagnolo del XVII secolo, organista, arpista, violinista e compositore di musica barocca con reminiscenze rinascimentali.