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Adoro Te Devote: dal gregoriano al metal

THOMAS AQUINAS

Shutterstock | roseed abbas

Martín Susnik - pubblicato il 30/01/21

Varie versioni del celebre inno composto da San Tommaso d'Aquino

Il 28 gennaio, la Chiesa rende omaggio a San Tommaso d’Aquino (1225-1274), frate dell’Ordine dei Predicatori e una delle menti più brillanti della teologia e della filosofia cristiane di tutti i tempi. Anche se l’aspetto più celebre del Dottore Angelico è la sua immensa opera intellettuale, che continua ad essere fondamentale negli studi filosofici e teologici ed è stata sviluppata in testi sistematici noti a livello universale, la sua penna ci ha lasciato anche una serie di splendidi inni liturgici.

Tra questi, in genere se ne sottolineano cinque che Tommaso composte in onore di Gesù nel Santissimo Sacramento quando Papa Urbano IV istituì la festa del Corpus Domini nel 1264: Lauda Sion Salvatorem, Pange Lingua (più noto nella sua parte finale, Tantum Ergo), Verbum Supernum Prodiens, Panis Angelicus e Adoro Te Devote. In questa occasione ci soffermeremo su quest’ultimo.

Adoro Te Devote: testo e versione tradizionale

L’inno di San Tommaso manifesta nel testo un profondo atteggiamento di adorazione da parte dell’autore, nonché la ricchezza della sua poesia:

Adoro Te devotamente, o Dio nascosto,
Sotto queste apparenze Ti celi veramente:
A te tutto il mio cuore si abbandona,
Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.

La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano,
Ma solo con l’udito si crede con sicurezza:
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.

Sulla croce era nascosta la sola divinità,
Ma qui è celata anche l’umanità:
Eppure credendo e confessando entrambe,
Chiedo ciò che domandò il ladrone penitente.

Le piaghe, come Tommaso, non vedo,
Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te,
Che in Te io abbia speranza, che io Ti ami.

O memoriale della morte del Signore,
Pane vivo, che dai vita all’uomo,
Concedi al mio spirito di vivere di Te,
E di gustarTi in questo modo sempre dolcemente.

O pio Pellicano, Signore Gesù,
Purifica me, immondo, col Tuo sangue,
Del quale una sola goccia può salvare
Il mondo intero da ogni peccato.

O Gesù, che velato ora ammiro,
Prego che avvenga ciò che tanto bramo,
Che, contemplandoTi col volto rivelato,
A tal visione io sia beato della Tua gloria.
Amen.

La versione musicale più nota di questo inno si inserisce nella tradizione del canto gregoriano (in Modo V – lidio). Ecco la versione con le voci femminili della Schola Gregoriana Mediolanensis di Milano.

Joan Cererols: versione barocca per coro

Joan Cererols Fornells è stato un frate benedettino spagnolo del XVII secolo, organista, arpista, violinista e compositore di musica barocca con reminiscenze rinascimentali.

La sua versione corale dell’Adoro Te Devote, in cui mette in musica la prima strofa dell’inno, è una chiara manifestazione del primo Barocco, con le sue particolarità polifoniche, ritmiche e di contrappunto. Condividiamo la versione del Cor Jove Nacional de Catalunya, di cui è responsabile Josep Vila i Casañas.

Charles Gounod: per solista e organo

Il celebre compositore francese del XIX secolo ha scritto la propria versione dell’Adoro Te Devote in duo per solista e organo, utilizzando la prima e la settima strofa dell’inno. Condividiamo la registrazione del tenore Eugenio Prando, accompagnato dall’organista Eugenio Consonni. In rete si potranno trovare anche altre versioni (un po’ meno andanti di questa), alcune anche con coro.

Domenico Bartolucci: cardinale e compositore

Il cardinal Bartolucci, direttore della Cappella Musicale Pontificia dal 1956 al 1997, ha composto la propria versione dell’inno di San Tommaso. La composizione inizia con le voci femminili che interpretano la prima strofa con il motivo gregoriano, ma poi unisce le altre voci del coro STB con lodevoli movimento polifonici originali ancorati tuttavia costantemente alla versione tradizionale. Condividiamo la versione dal vivo Coro Polifonico del Conservatorio di Musica «Fausto Torrefranca» di Vibo Valentia, sotto la direzione di Gianfranco Cambareri.

Alfredo de la Roza e la sua versione per coro

De la Roza (1925-2004) è nato a Santa Marina de Siero ed è stato ordinato sacerdote al Seminario metropolitano di Oviedo. Ha studiato Musicologia al Conservatorio Provinciale di Oviedo, si è specializzato in musica gregoriana, ha insegnato Musica al Seminario di Oviedo ed è stato maestro di cappella della cattedrale. Ha spiccato come compositore di musica religiosa polifonica e popolare. L’Adoro Te Devote, a quanto pare, è stato la sua ultima composizione. La condividiamo nella versione della Coral Avilesina, diretta da D. David Pérez Fernández.

Canto Católico: versione aggiornata

Il gruppo cileno Canto Católico ha presentato lo scorso anno la sua versione dell’inno. Si tratta di una proposta fedele all’originale gregoriano (mantiene inalterata la melodia) che al contempo cerca di aggiornarlo al contesto del XXI secolo, e ci riesce ampiamente. Con accompagnamento strumentale di organo, chitarra e strumenti a corda e uno stile vocale più vicino a quello popolare, le prime esposizioni sono di solisti, le successive si completano con armonizzazioni corali, prima ricorrendo ad accordi più tipici del classicismo, poi facendo appello a tecniche più moderne di modulazioni e contrappunti.

Michael Garrepy: variazioni per organo

L’organista, direttore e compositore statunitense Michael Garrepy ci offre le sue variazioni corali per organo sull’inno di San Tommaso. Il canto si mantiene fedele al gregoriano originale, ma tra esposizione ed esposizione l’organista inserisce il suo apporto innovativo. L’interpretazione è di Garrepy stesso all’organo Foley-Baker della First Baptist Church of America a Rhode Island.

Versioni popolari

La lirica dell’inno, per struttura e metrica, si presta non solo a versioni “classiche”, ma anche allo stile delle canzoni popolari attuali.

Una versione di questo tipo, in una traduzione estremamente rispettosa del latino originale adattata al tono del progetto, è quella condivisa da Martín Gange (chitarra e voce) e Estefanía Zimmerman (voce) dall’Argentina.

Nella stessa tonica, menzioniamo anche la versione per voce, chitarra e flauto dell’Agrupación Musical Cantaré del Perú:

Theandric: adorazione metal

Le versioni del celebre Adoro Te Devote di San Tommaso d’Aquino sono molte di più. Il lettore potrebbe essere interessato anche a versioni che rivedono l’originale gregoriano accompagnandolo con orchestrazioni (ad esempio, la versione di 

), arrangiamenti sinfonici e corali (ad esempio la versione del coro Musicanova) o strumentalizzazioni di sintetizzatori (ad esempio la versione di Dan Gibson).

Concludiamo con la curiosa versione di Theandric, gruppo di heavy metal cattolico di Detroit. La traduzione libera è di Gerard Manley Hopkins SJ, con alcune aggiunte del vocalist e bassista Paolo Tiseo.

Nel corso del suo sviluppo, non mancano citazioni del testo latino originale e della tradizionale melodia gregoriana, ma con la forza epica del genere metal.

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