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Cardinale Sean O’Malley: per etica, tutti dovremmo vaccinarci

Press conference – Centre for Child Protection Cardinal O’Malley 01 © Sabrina Fusco

© Sabrina Fusco / ALETEIA

Jaime Septién - pubblicato il 21/01/21

Un tema molto discusso attualmente: un cristiano deve vaccinarsi contro il coronavirus?

Il 19 gennaio si è svolta, dal Messico e dal Cile, la Conferenza Internazionale “I cristiani di fronte al vaccino Covid-19”. Convocata dall’Accademia dei Leader Cattolici dell’America Latina, ha visto la partecipazione del cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston (Stati Uniti), dell’immunologa clinica dell’Istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia) Katarina Le Blanc e di Enrique García Rodríguez, ex presidente di CAF Banca per lo Sviluppo dell’America Latina.

L’evento ha contato sulla partecipazione virtuale di 4.500 persone in sala e di 2.000 followers sul canale di YouTube dell’Accademia, ed è stato ritrasmesso da altri canali.

Il moderatore della Conferenza, José Antonio Rosas (presidente e fondatore dell’Accademia dei Leader Cattolici), ha stimato che siano state circa 10.000 le persone che hanno ascoltato i punti di vista su un tema molto dibattuto attualmente: un cristiano deve vaccinarsi contro il coronavirus?

Arma contro la pandemia

Il cardinale O’Malley ha presentato la posizione della Chiesa cattolica nei confronti dei vaccini. “Sono qui per assicurare alle mie sorelle e ai miei fratelli cattolici che la Chiesa sta osservando con molta attenzione le implicazioni etiche di questo vaccino, e vuole rassicurare tutti sul fatto che quella di vaccinarsi è una decisione etica e che dobbiamo incoraggiare la gente a usare quest’arma tanto importante nella lotta contro la pandemia”, ha affermato.

“Fin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha insegnato molto chiaramente che Dio ci ha posti sulla Terra per prenderci cura gli uni degli altri. A volte questo significa che dovremo porgere l’altra guancia, camminare un miglio in più, dare il nostro mantello insieme alla tunica. In un mondo tanto individualista e competitivo, le esigenze dell’amore non sembrano mai ragionevoli, ma se non ci prendiamo cura molto bene gli uni degli altri il paziente morirà, di fatto il pianeta morirà”.

Anche se è volontario, ha conseguenze per tutti

Per il cardinale O’Malley – in sintonia con il Pontefice –, dobbiamo essere tutti ben consapevoli del fatto che, anche se vaccinarsi è una scelta personale, “ha conseguenze che interessano non solo l’individuo, ma in modo più ampio anche i nostri vicini più vulnerabili”.

“Ci sono persone che non possono ricevere il vaccino o che ancora non vi hanno accesso che possono vedersi colpite da chi rifiuta di vaccinarsi. Il principio generale del bene comune si riduce alla benevolenza, all’amore, alla cura degli altri, allo stabilire delle priorità personali per il servizio agli altri”.




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In vista del bene comune

Per la dottoressa Le Blanc esiste un fatto incontrastabile: il virus si è diffuso in tutti gli angoli del pianeta nonostante l’isolamento, per cui la vaccinazione è l’unico modo per fermare la pandemia.

“Visto che non sappiamo ancora quanto siano efficaci i vaccini, e ancora non sappiamo se tutte le persone affette da vari disturbi possono vaccinarsi in modo sicuro, è importante continuare a fare attenzione e a mostrare considerazione nei confronti degli altri. Ciò vuol dire proteggersi, e con questo si proteggeranno gli altri”.

Enrique García Rodríguez ha ricordato dal canto suo che l’America Latina è la regione del mondo che ha subìto l’impatto maggiore a causa della pandemia. Dalla sua posizione di ex responsabile di una banca per lo sviluppo, ha stimato che il crollo del Prodotto Interno Lordo della regione per il 2020 sarà del 9%, e che in quest’anno 29 milioni di persone sono entrati nella fascia di estrema povertà.

Con questo panorama e con una regione che detiene il record per la peggiore distribuzione della ricchezza al mondo, García Rodríguez ha rivolto un appello ai leader cattolici: “È il momento di promuovere gli organismi multilaterali; è il momento della solidarietà”.

La nostra speranza è Gesù Cristo

Per concludere la Conferenza, il moderatore José Antonio Rosas ha affermato: “Ovviamente aspettiamo tutti il vaccino per il bene comune dell’umanità, ma la nostra speranza, più forte della sofferenza e della morte stessa, non risiede in un vaccino, ma in Gesù Cristo, che ci accompagna in modo vivo ed è accanto a ogni essere umano che soffre”.

La Conferenza è stata seguita da leader cattolici dell’America Latina e di vari Paesi di Europa e Africa. Al suo termine, l’Accademia dei Leader Cattolici ha realizzato un’inchiesta in base alla quale il 92 % dei partecipanti ha visto soddisfatte le proprie aspettative; il 74% ha detto che si vaccinerà, il 22% ha ancora dubbi e solo il 4% ha detto che non lo farà.

L’85% dei presenti ha detto di sentirsi tranquillo dopo aver ascoltato i criteri cattolici sul vaccino contro il coronavirus e le sue dimensioni etiche, sociali e relative al bene comune.

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