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Chi conosce la vera povertà dona con una letizia più grande

AFRICA, HANDS, RICE

Riccardo Mayer | Shutterstock

Missionarie di San Carlo - pubblicato il 20/01/21

In una parrocchia del Kenya una donna, dopo aver preso il pacco di aiuti che le spettava, ha dato ciò che aveva in tasca per aiutare anche lei altri in difficoltà.

Di suor Erika Bracaglia e suor Monica Noce

Nella parrocchia di St. Joseph, dove in Kenya viviamo e lavoriamo, un significativo atto di carità da parte delle persone riguarda la donazione di cibo. A ogni messa domenicale, infatti, sono portate offerte di denaro e prodotti agricoli e, al momento dell’offertorio, accanto a ostie e vino da consacrare ci sono ortaggi, farina, uova, destinati ad essere distribuiti la mattina seguente ai più bisognosi.


DON MARIO TORRACCA

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Una grande generosità

Col sopraggiungere del lockdown e l’aggravarsi della situazione economica, sono moltiplicate le richieste di cibo e la necessità d’aiuto si è fatta più urgente. Così per far fronte ai bisogni di tante persone, abbiamo affiancato assieme ai sacerdoti della Fraternità le volontarie del CWA (Associazione Donne Cattoliche) per incrementare la distribuzione e soddisfare quante più richieste possibili. Con nostra grande meraviglia, tutta la parrocchia ha partecipato con abbondanti donazioni, permettendo che ogni lunedì, per sette mesi, ottanta famiglie in difficoltà ricevessero da mangiare. Ma lo stupore in noi si accresceva man mano che vedevamo tanta generosità provenire non solo da persone benestanti, ma dalle stesse famiglie in difficoltà. Ciascuno dava secondo quanto poteva.

Anche chi ha bisogno offre

In tanti preziosi momenti ne siamo state testimoni, soprattutto quando al mattino, sul sagrato della chiesa, le persone passavano una a una a ritirare il loro pacco. Un giorno, ad esempio, è venuta una donna povera, d’aspetto provato ma con lo sguardo lieto, che, raccolto nel sacco il cibo offertole, ha estratto dalla sua tasca la busta della decima e ci ha chiesto timidamente dove potesse lasciarla.

GROSZ
Stockr | Shutterstock

Oppure un’amica del Meeting Point, impegnata nell’accoglienza di persone malate di AIDS e anch’essa molto povera, ogni lunedì si presentava per versare 20 scellini, circa 20 centesimi, al fondo comune dello stesso Meeting Point.


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Questi due gesti ai nostri occhi hanno rievocato l’episodio della vedova del vangelo che lascia il suo unico soldo nel cesto della carità. Come lei, anch’esse donavano tutto; come in lei, anche nel loro volto si rifletteva la letizia di chi si affida a Dio. Entrambe ci hanno reso testimonianza del fatto che solo nell’appartenenza a Chi ci ama possiamo vivere con fiducioso abbandono qualsiasi condizione.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA MISSIONARIE DI SAN CARLO

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