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Quali sono i soli “obblighi” dei cattolici?

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Philip Kosloski - pubblicato il 16/01/21
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La Chiesa cattolica è sovente percepita come un’istituzione piena di regole e di costrizioni. In realtà sono davvero pochi gli “obblighi” che costituiscono per così dire il minimo sindacale per condurre una vita da amici di Cristo. I comandamenti della Chiesa cattolica costituiscono la base per una vita santa. Questi comandamenti sono come dei segnali collocati lungo la strada che porta al Cielo. Essi aiutano i credenti a non perdere di vista l’obiettivo da raggiungere e a rimanere sulla strada giusta. Senza di loro, è facile smarrirsi ed errare senza mèta.

Il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che

I precetti della Chiesa si collocano in questa linea di una vita morale che si aggancia alla vita liturgica e di essa si nutre. Il carattere obbligatorio di tali leggi positive promulgate dalle autorità pastorali, ha come fine di garantire ai fedeli il minimo indispensabile nello spirito di preghiera e nell’impegno morale, nella crescita del l’amore di Dio e del prossimo.

Catechismo della Chiesa Cattolica 2041

Tali comandamenti rappresentano il minimum di quel che si richiede da ciascun cattolico in quanto tale. Naturalmente è sempre possibile fare di più, e i santi sono tutti esempi di uomini e donne giunti a incarnare nelle loro vite le virtù cristiane “in grado eroico”.

Anche restando al di sotto della loro vertiginosa soglia, ecco un’occhiata sugli obblighi – in fondo poco numerosi – che ci si impongono per condurre una vita almeno un tantino santificata. Certo possono sembrare costringenti, ad ogni modo bisogna tenere a mente che non sono dati per opprimerci ma, al contrario, perché giungiamo a una felicità infinita. Tutto sommato, può valere la pena di provare ad attenercisi…

1Santificarsi il giorno in cui si commemora la risurrezione del Signore

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Catholic Diocese of Saginaw | CC BY-ND 2.0

Il primo precetto (« Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro ») esige dai fedeli che santifichino il giorno in cui si ricorda la risurrezione del Signore e le particolari festività liturgiche in onore dei misteri del Signore, della beata Vergine Maria e dei santi, in primo luogo partecipando alla celebrazione eucaristica in cui si riunisce la comunità cristiana, e che riposino da quei lavori e da quelle attività che potrebbero impedire una tale santificazione di questi giorni.

CCC 2042

2Confessarsi almeno una volta l'anno

Pope Francis during a confession – crop – AFP – en

© OSSERVATORE ROMANO / AFP
<span>This handout picture released on March 28, 2014 by the Vatican press office shows Pope Francis during a confession as part of a penitential mass at St Peter's Basilica at the Vatican. AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO/HO </span>

Il secondo precetto (« Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno ») assicura la preparazione all’Eucaristia attraverso la recezione del sacramento della Riconciliazione, che continua l’opera di conversione e di perdono del Battesimo.

CCC 2042

3Comunicarsi almeno una volta l'anno

HOLY COMMUNION

Ric Perezmont | Cathopic CC0

Il terzo precetto (« Ricevi il sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua ») garantisce un minimo in ordine alla recezione del Corpo e del Sangue del Signore in collegamento con le feste pasquali, origine e centro della liturgia cristiana.

CCC 2042

4Vivere momenti di ascesi e di penitenza

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Pascal Deloche / Godong

Il quarto precetto (« In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno ») assicura i tempi di ascesi e di penitenza, che ci preparano alle feste liturgiche e a farci acquisire il dominio sui nostri istinti e la libertà di cuore.

CCC 2043

5Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa

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Pascal Deloche / Godong

Il quinto precetto (« Sovvieni alle necessità della Chiesa ») enuncia che i fedeli sono tenuti a venire incontro alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno secondo le proprie possibilità.

CCC 2043

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]