Come sta trascorrendo il tempo di pandemia Benedetto XVI? Le sue condizioni sono stabili? E’ lucido? Risponde a queste domande, in un’intervista a Vatican News (15 gennaio), l’arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito.
Benedetto XVI, che è stato vaccinato la mattina di giovedì 14 gennaio, sta vivendo questo tempo difficile con un pensiero ricorrente al fratello recentemente scomparso, Georg. Inoltre segue l’evoluzione del coronavirus del mondo e concelebra messa tutti i giorni. Anche se la voce è molto flebile.
Dice che suo fratello Georg vive nell’abbraccio di Dio
«Il fratello di Benedetto XVI, durante queste festività natalizie – le prime dopo la sua scomparsa – si è fatta in qualche modo sentire – ha detto mons. Gänswein -. Abbiamo infatti ascoltato più volte i CD, non soltanto l’Oratorio di Natale di Bach, ma anche quelli dei concerti con i canti natalizi eseguiti dai Regensburger Domspatzen, il coro che Georg Ratzinger dirigeva».
Il segretario del Papa emerito aggiunge che «questa mancanza per Benedetto è una ferita, che ha provocato dolore durante queste feste. Però mi ha detto anche di aver provato la consolazione del Signore, nella certezza che il fratello ora vive nel Suo abbraccio».
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Benedetto XVI segue l’evoluzione della pandemia
Monsignor Gänswein racconta anche come Benedetto XVI si sta vivendo all’interno del monastero Mater Ecclesiae questo tempo di pandemia. «L’organizzazione quotidiana non è cambiata di molto, il ritmo delle giornate è rimasto lo stesso, anche se si sono molto ridotte le visite».
Benedetto XVI, prosegue il segretario, «segue le notizie che ci arrivano attraverso la televisione e condivide la nostra preoccupazione per la pandemia, per quanto accade nel mondo, per le tante persone che perdono la vita a causa del virus. Ci sono state persone da lui conosciute che sono morte a causa del Covid-19».
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Testi ingranditi per la Liturgia delle Ore
«Dal punto di vista fisico – conclude mons. Gaswein – è molto fragile e può camminare un po’ soltanto con il deambulatore. Anche la sua voce è flebile. Sono aumentati i tempi dedicati al riposo, ma continuiamo ad uscire ogni pomeriggio, nonostante il freddo, nei giardini vaticani. Ogni giorno io celebro la Messa e lui concelebra rimanendo seduto».
Per la preghiera quotidiana, chiosa il segretario, «gli abbiamo preparato dei testi ingranditi perché possa seguire meglio la Liturgia delle Ore, e continuiamo a prendere i pasti tutti insieme come abbiamo sempre fatto».
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