La richiesta di Luis sul punto di morire
Luis era in una fase molto avanzata della sua malattia. L’infermiera che lo curava parlava con lui, visto che seppur debilitato era molto comunicativo. Era stato un venditore di enciclopedie, e amava molto viaggiare. Luis raccontava all’infermiera com’erano stati i suoi viaggi.
L’infermiera gli ha chiesto se da bravo viaggiatore voleva prepararsi per il suo prossimo viaggio. Luis, confermando che stavano parlando del viaggio della morte, ha confessato alla donna che l’utima volta che era entrato in una chiesa era stata nel 1936 per darle fuoco. Commosso dall’affetto con cui era stato trattato a Laguna, ha acconsentito a vedere il cappellano. È morto in pace pochi giorni dopo.
Mille sorrisi, speranza eterna
Queste sono solo alcune storie, ce ne sono molte di più, reali quanto la vita. Il libro La vida y un día más le ha raccolte durante la pandemia e il confino per via del coronavirus con l’obiettivo di realizzare un “libro di mille sorrisi, lacrime infinite e speranza eterna”, per mettere la musica alla “colonna sonora originale della vita di molte persone come voi e me”.
Offre anche delle splendide illustrazioni del Diario de una Cuarantena di Alberto Guerrero, un artista che con la sua creatività guida il lettore in un cammino volto alla lotta per la virtù, per “trasformarci nel bene che vogliamo vedere intorno a noi”.
Il libro non si vende nei negozi perché l’obiettivo non è far sì che abbia una grande diffusione, ma plasmare alcune delle storie quotidiane che vivono gli operatori e i volontari.
È un libro in positivo, un sorriso, che forse dev’essere conosciuto al di là delle pareti del Centro, perché le storie lo meritano, perché il lavoro che vi si svolge è grande e perché la necessità di cure palliative sembra rubata dal dibattito pubblico sull’eutanasia. Quando alcuni parlano usando l’eufemismo della “morte dignitosa”, queste storie reali dimostrano che la dignità è nella vita e nel miglior accompagnamento possibile verso la Casa del Padre.
Gli autori hanno detto ad Aleteia che i lettori che vogliono avere questo libro possono rivolgersi a loro. Glielo faranno arrivare in cambio di una donazione libera che verrà destinata alle cure palliative dei pazienti.