E’ in programma in occasione della “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone” in programma l’ 8 febbraio 2021
Una preghiera che unisce tutto il mondo per stare accanto alle vittime di tratta, donne costrette a pagare a caro prezzo il “pegno” stipulato con i loro sfruttatori con la prostituzione.
Manca esattamente un mese alla Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. L’evento è in programma l’8 febbraio 2021. Quest’anno il Comitato internazionale ha organizzato una Maratona di preghiera online che attraverserà in diretta streaming le diverse aree del pianeta.
🟠 On February 8, 2021 #PrayAgainstTrafficking
— Giornata Mondiale di Preghiera contro la Tratta (@preghieratratta) January 8, 2021
The 30-day countdown to the International Day of Prayer and Awareness against Human Trafficking 2021 officially begins! Want to find out more or see how you can get involved? Visit https://t.co/Qz5PRxIVofpic.twitter.com/YxOOBogchl
L’appuntamento della preghiera per le vittime di tratta è fissato tra le 10:00 e le 17:00 in diretta live su: www.youtube.com/c/preghieracontrotratta.
Tra i contenuti già a disposizione, la foto rappresentativa dell’iniziativa, che ritrae l’opera “Let the Oppressed Go Free”, realizzata dallo scultore Tim Schmalz. L’hashtag ufficiale dell’iniziativa è #PrayAgainstTrafficking.
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“Economia senza tratta di persone”
Tema scelto per il 2021 è “Economia senza tratta di persone”. La VII edizione della Giornata accende così i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone, il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia di Covid-19.

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Meccanismi perversi
La tratta di persone è parte integrante di “questa economia”: le persone vittime della tratta come “merci” sono inserite negli ingranaggi di una globalizzazione governata dalla speculazione finanziaria e dalla concorrenza “sottocosto”.
Serve quindi una visione “strutturale e globale” della tratta per scardinare tutti quei meccanismi perversi che alimentano l’offerta e la domanda di “persone da sfruttare”, perché è il cuore dell’intera economia ad essere malato.

L’aforisma di Oscar Wilde
Un aforisma attribuito ad Oscar Wilde afferma che il cinico è “colui che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente”. Ebbene questa economia sembra dominata dal cinismo: con riferimento a merci, servizi e persone, non solo il mercato fa il prezzo, ma cosa ancora più drammatica è il prezzo che ne determina il valore.
Al contrario, un’economia senza tratta è un’economia che valorizza e ha cura dell’essere umano e della natura, che include e non sfrutta i più vulnerabili.

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Alcuni dati economici della tratta
150,2 miliardi di dollari sono i profitti annuali derivanti dalla tratta nel mondo, di cui due terzi dello sfruttamento sessuale.
21.800 dollari sono i profitti annuali per vittima di tratta per sfruttamento sessuale, 4.800 nei settori edilizio, manifatturiero, minerario e delle utilities, 2.500 in agricoltura, 2.300 nel lavoro domestico.
34.800 dollari sono i profitti annuali per vittima di tratta nelle economie avanzate, 15.000 dollari nel Medio Oriente, 7.500 in America Latina e Caraibi, 5.000 nell’Asia Pacifica, 3.900 in Africa.
Il 50% dei lavoratori sfruttati svolge un lavoro forzato a risarcimento di un debito (il peonaggio).
337.462 euro è il costo economico, sociale ed umano di ogni vittima di tratta in Europa (UE27) nel 2016 (ultimo dato disponibile).
200.000 dollari è il ritorno economico di un trapianto di organi nell’Europa occidentale a fronte di un pagamento di 10.000 dollari ad un “donatore” che vive in povertà estrema in America centrale.

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