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Silvia Lucchetti - pubblicato il 08/01/21

Come è andato il settore dell'editoria nell'anno del Covid-19?

Le pessimistiche previsioni formulate riguardo il settore dell’editoria nell’anno del Covid-19 non sono state fortunatamente confermate, anzi.

Infatti, come ha affermato Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) in occasione della presentazione online dell’indagine “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, il mondo dei libri chiude il 2020 con la prospettiva di un bilancio…

in termini di vendite e fatturati con dati non troppo distanti da quelli dello scorso anno. (Il Sole 24 ore)

Aumento di 3 punti percentuali del numero di lettori

L’elemento più confortante risiede nell’aumento di tre punti percentuali del numero dei lettori (coloro che nella fascia dei 15-74 anni hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi) attestato ad ottobre al 61% contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018. (Ibidem)

Questo incremento potrebbe apparire scontato alla luce della “clausura” obbligata a cui siamo stati costretti con il lockdown, ma fino all’inizio dell’estate il trend risultava diametralmente opposto.

Ciò con tutta probabilità è attribuibile al senso di smarrimento generale che inizialmente l’impatto della pandemia ha determinato nella nostra società, che poi pian piano ha iniziato a reagire allo sconvolgimento delle buone abitudini consolidate nel tempo.

Aumento della fruizione di testi attraverso supporti digitali

L’emergenza Covid ha promosso una “nuova normalità” caratterizzata dall’aumento della fruizione di testi attraverso supporti digitali: gli e-book hanno raggiunto quota 30% (nel 2019 era il 25%) e gli audiolibri il 12% (nel 2019 era il 10%). (Il Sole 24 ore)

La vendita di libri on-line ha fatto registrare 3,4 milioni di italiani che per la prima volta hanno acquistato un libro da casa, mentre per 2,3 milioni è stata la prima esperienza con un e-book.




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Tutto ciò senza incidere più di tanto sulla “carta” e sulla frequenza delle librerie: ad ottobre i lettori di libri di cellulosa erano il 55%, esattamente come l’anno prima, mentre gli affezionati degli scaffali il 67% ( soltanto il -7% rispetto al 2019). (Ibidem)

Lo stesso Levi ha però sottolineato la necessità di aspettare i dati delle vendite del periodo natalizio per tirare un più rassicurante sospiro di sollievo, mentre Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Mibact, ha rivendicato come su questo settore abbiano favorevolmente inciso gli interventi pubblici fortemente stimolati dal Governo. (Il Sole24 ore)

E a proposito di lettura nella galleria scoprirete i libri che vi consigliamo questa settimana 🙂

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