Mai così acute le divisioni nel paese simbolo della democrazia occidentale, divisioni che i vescovi chiedono di sanare col dialogo e la preghieraLe immagini delle proteste a Washington in quella che doveva essere una giornata per lo più formale che prendeva atto, nelle istituzioni, dei risultati elettorali di Novembre scorso, la vittoria di Joe Biden. Ma quello che doveva essere poco più che un atto dovuto si è trasformato in un momento di tensione a causa di una ampia folla di sostenitori del Presidente uscente, Donald Trump, che hanno prima superato le – non proprio efficaci – resistenze della polizia di Washington DC e sono entrati al Congresso, dove si svolgeva la votazione. Momenti concitati, e purtroppo ben quattro morti confermate, undici feriti e oltre una cinquantina di arrestati (La Stampa).
https://www.youtube.com/watch?v=aYkMf9AJelU
Le immagini che entreranno nella storia
Immagini come queste che resteranno nella memoria collettiva per molto tempo:
Nel gr delle 8: E’ di 4 morti, 13 feriti e 52 arresti il bilancio provvisorio degli scontri nella manifestazione di protesta di ieri dei sostenitori di Donald #Trump nella capitale. Lo afferma la polizia #CapitalHill pic.twitter.com/1HeMvReWMI
— Radio Vaticana Italia (@Rvaticanaitalia) January 7, 2021
o anche di personaggi – come Jake Angeli – divenuti il simbolo di questa insurrezione fomentata dall’isteria complottista di fenomeni come QAnon, di cui lo stesso Angeli si dice “sciamano”, nel senso di propagandista (è molto noto in quegli ambienti infatti)
Cosa dicono i vescovi?
Non è mancata una presa di posizione dei vescovi americani:
L’arcivescovo José H. Gomez di Los Angeles, presidente della U.S. Conference of Catholic Bishops (USCCB), ha rilasciato la seguente dichiarazione in risposta alle violenze di oggi nel Campidoglio degli Stati Uniti:
“Mi unisco alle persone di buona volontà nel condannare la violenza di oggi al Campidoglio degli Stati Uniti. Questo non è quello che siamo come americani. Prego per i membri del Congresso e del personale del Campidoglio e per la polizia e tutti coloro che lavorano per ristabilire l’ordine e la pubblica sicurezza.
“La transizione pacifica del potere è una delle caratteristiche di questa grande nazione. In questo momento preoccupante, dobbiamo impegnarci nuovamente a rispettare i valori e i principi della nostra democrazia e unirci come un’unica nazione sotto Dio. Affido tutti noi al cuore della Beata Vergine Maria. Che ci guidi nelle vie della pace, e ci ottenga saggezza e la grazia di un vero patriottismo e amore per la patria.”
A questo comunicato si sono aggiunti, grazie ai social, anche altri da parte dei singoli vescovi che hanno voluto rimarcare la propria indisponibilità a legittimare la violenza come il vescovo Robert Barron che chiede al paese di farsi un esame di coscienza e di aver provato grande amarezza nel vedere uno spazio “sacro” per la vita civile del paese profanato dalla violenza e dal disprezzo per le istituzioni.
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“Gli eventi di oggi mostrano il percorso immensamente pericoloso di divisione e polarizzazione che il nostro paese ha intrapreso in questi ultimi quattro anni”, ha detto al National Catholic Register , il vescovo di San Diego Robert Mcelroy. “Abbiamo bisogno di iniziare immediatamente una rigenerazione morale e spirituale nell’ambito pubblico che tocchi il cuore degli americani e ci aiuti tutti a vedere attraverso il prisma di questo terribile attacco alla nostra democrazia,” ha aggiunto, dicendo che il paese deve abbracciare il dialogo e affrontare la divisione di questi anni mentre cerca di andare avanti.