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Ecologia spirituale: 4 spazi verdi che vanno rispettati

SUNSET, GIRL, GRASS

Jan Faukner | Shutterstock

Luisa Restrepo - pubblicato il 04/01/21

Non è intelligente vivere preoccupandosi dell'aria che respiriamo e dimenticare quella che dà vita alla nostra esistenza

Oggi che si parla tanto di ecologia, possiamo anche parlare dell’“ecologia spirituale”, della quale non si sente dire molto ma che è più importante di quella materiale.

È positivo recuperare il valore della natura e preoccuparsi dell’inquinamento, dell’ambiente, lottare per gli spazi verdi e sostenibili nelle città opprimenti che abbiamo costruito, ma credo che si dovrebbe pensare anche che la nostra anima subisce aggressioni simili o ancor più gravi.

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Di Winston Springwater|Shutterstock

Nel mondo c’è un inquinamento di nervi, di tensioni, grida, malintesi, divisioni…, che rendono l’esistenza irrespirabile quanto l’aria inquinata.

La gente vive divorata dalla fretta. Pochi sanno conversare senza discutere. Siamo preda dell’angoscia e dell’incertezza. Le persone hanno bisogno di pastiglie per dormire.

Ogni giorno le reti sociali, i quotidiani, la radio, la televisione e i computer ci riempiono l’anima di residui. Si abbattono senza problemi gli alberi dei valori senza percepire che sono loro a impedire gli smottamenti della nostra società.

Nell’anima ci sono appena spazi verdi in cui respirare.

Bisognerebbe spiegare alla gente che l’anima ha bisogno degli spazi verdi dello spirito, e far notare che trascurare l’anima finisce per renderla inabitabile. Un’anima trasformata in una soffitta di vecchi rifiuti è disumana quanto vivere in uno spazio poco sano e caotico.

Spazi verdi da rispettare

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Smileus | Shutterstock

Bisogna aprire le finestre dell’anima e piantarvi degli alberi.

1. Il sonno

La vita umana, con la sua alternanza di sonno e veglia, è molto ben costruita, ma quando alteriamo l’equilibrio diventa presto difficile rimanere svegli.

2. L’ozio costruttivo

Il secondo grande spazio verde è quello degli spazi in cui siamo produttivi, ma in cui allo stesso tempo riposiamo.

Non si tratta solo di lavorare a ciò che ci piace (perché non sempre si può), ma di saperci dare spazi di qualità in mezzo alla voragine della quotidianità.

Parliamo di arti rilassanti (e non solo spettacoli e feste), e di tutte le altre forme che arricchiscono l’anima: il piacere di ascoltare della musica lasciandola crescere dentro di noi, il piacere di dipingere, la bellezza di sedersi all’aperto a leggere.

Leggere per il piacere di farlo; quella lettura “che non serve a niente”, quei libri che non “aiutano a trionfare”, che servono solo per arricchire l’anima.

3. L’amicizia

Nessun tempo è più guadagnato di quello che si passa con un vero amico. Chiacchierare senza fretta, i ricordi che provocano risate, l’incontro di due anime non hanno prezzo.

Altra aria pura è ad esempio che un padre dedichi del tempo a giocare con i suoi figli, a parlare con la moglie che ama, a contemplare un paesaggio in silenzio, a esaminare con calma un’opera d’arte…

4. La preghiera

E infine, ma non per questo meno importante, è lo spazio verde della preghiera. Lì, nel pozzo dell’anima, allontanandosi dai rumori del mondo, lasciando per un po’ da parte le preoccupazioni, troviamo la nostra verità.

Dobbiamo chiederci chi siamo e cosa amiamo. Serve lo spazio ecologico più importante: lasciarsi amare.

Prendere il Vangelo e leggere una frase, poche righe, e lasciarle scendere dentro di sé, come la pioggia che cade sulla terra. Questo è acqua pura piena di vita, non solo per la nostra anima.

Perché l’anima merita di essere curata come il mondo. Non è intelligente vivere preoccupandosi dell’aria che respiriamo e dimenticare quella che dà vita alla nostra esistenza.

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