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Avete bisogno di un Bambino Gesù che nasca in casa vostra questo Natale

BABY JESUS

Mar Dorrio

Mar Dorrio - pubblicato il 24/12/20

In questo Natale caratterizzato dal Covid-19 non potremo baciare il Bambino Gesù nelle chiese. Cercatene uno e non rimanete senza dargli un bacio

Qualche giorno fa, un canale televisivo nazionale spagnolo, 13TV, mi ha intervistato per chiedermi come una famiglia numerosa avrebbe gestito un Natale caratterizzato dalla pandemia. In concreto, chiedevano la mia opinione sul fatto che quest’anno la Cavalcata dei Re Magi sarebbe stata… statica.

Ho esitato al momento di rispondere, perché in quel momento ho ricordato cosa mi aveva detto Blanca, la mia cara editrice di Aleteia: “In questo Natale non potremo baciare il Bambino Gesù nelle chiese”. È questo che ci mancherà davvero in famiglia, molto più del fatto di vedere una cavalcata in movimento.

È un momento magico. Tutti in fila per baciare quel piccolo Bambino mentre risuonano i canti natalizi… Una cosa inenarrabile, difficile da descrivere se non si è vista. Ho detto questo ai presentatori televisivi.

BABY JESUS
Blanca de Ugarte

Un Bambino Gesù per voi

Se vi accadrà lo stesso, se la notte e il giorno di Natale vi mancherà il fatto di baciare il Dio Bambino nella vostra parrocchia, siete ancora in tempo a predisporre un Bambino Gesù in casa vostra. Un Bambino che potrete baciare, abbracciare e accarezzare tutte le volte che vorrete.

La vostra casa diventerà la Sua, e Gli darete quell’alloggio che non è riuscito a trovare a Betlemme. La vostra casa sarà più simile a quella di Nazaret, quella che tanti vogliamo imitare anche se non appare sulle riviste di decorazione.

BABY JESUS
Mar Dorrio

Toccate le mani del Dio Bambino

Se non siete usciti di corsa alla ricerca di una piccola figura che riposi in casa vostra in questo Natale, permettevi di parlarvi di padre Giovanni Rizzo, un sacerdote italiano che ha vissuto a Barranquilla, in Colombia. Collaborava con la sua famiglia salesiana alla costruzione del tempio di San Rocco, in una zona molto povera.

Il suo superiore lo mandò a bussare di porta in porta chiedendo donazioni per la costruzione del tempio. Il primo giorno tornò a testa bassa perché dovette confessare a padre Briata che non aveva ottenuto nulla. Moriva di vergogna.

Il superiore, però, gli disse: “Più ci costa quello che oggi facciamo per Dio, maggiore sarà la ricompensa in cielo. Coraggio, quindi!”

Il giorno dopo, padre Giovanni volle imitare Don Bosco e non uscì di casa senza aver fatto visita a Gesù Sacramentato. Si inginocchiò accanto all’immagine di Maria Ausiliatrice e fissò negli occhi il Bambino Gesù che era in braccio alla Vergine.

Il Bambino Gesù aveva le braccia tese, e sentì che gli diceva “Portami con te nel tuo viaggio, portami con i tuoi problemi”. In quell’istante sentì un coraggio enorme, e quella mattina fu economicamente molto redditizia.

Da quel giorno, padre Giovanni ripeteva: “Le mani del Bambino Divino sono ‘esplosivi’ di miracoli. Basta toccarle con la preghiera e la fede ed effondono su di noi i loro prodigi”.

NIÑO JESUS
holyart.es

Nulla vi sarà negato

Volete altri motivi?

“Quello che vuoi chiedere, chiedimelo per i meriti della mia infanzia, e nulla ti sarà negato se è bene per te ottenerlo”, ha detto Gesù stesso attraverso la venerabile Margherita del Santissimo Sacramento.

Sono tanti i santi che hanno nutrito una grande devozione per il Bambino Divino: Santa Teresa di Lisieux, San Giovanni della Croce, San Josemaría… Ho sempre immaginato San Josemaría mentre baciava e accarezzava l’immagine del Bambino Gesù. Lo chiamava “il Grande Ladro”, perché gli aveva rubato il cuore.

NIÑO JESUS
holyart.es

Il Suo sguardo

L’ultima argomentazione che vi lascio viene dalle parole di Papa Francesco nel Natale 2015:

Il Bambino Gesù “vuole stare tra le nostre braccia, desidera essere accudito e poter fissare il suo sguardo nel nostro… Il suo sorriso è segno dell’amore che ci dà certezza di essere amati”.

Diffondere la devozione al Bambino Divino è diventata una cosa naturale in casa. Quando i miei figli maggiori erano piccoli invitavano a baciare il Bambino di Maria la sarta, il commesso del supermercato e ogni vicino che bussava alla porta. Devo dire che abbiamo avuto bisogno dell’intervento della mia amica Kika, restauratrice, perché l’entusiasmo della diffusione ha passato il conto. So, però, che nonostante le cadute che gli hanno provocato (più di tre), quel Bambino, grato per tanto affetto, li accompagnerà sempre e li rialzerà quando cadranno come hanno fatto loro in passato.

Questo Natale rimarrete senza dare un bacio al Dio Bambino?

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