Aveva messo gli occhi su quell'immagine da quando era entrata in parrocchia. Rapita dalla sua bellezza, sentiva la necessità di abbracciarla come una figlia abbraccia la Madre
Ha 11 anni, è magra e con il volto angelico. Bella ed elegante fuori, e con una bellezza profonda dentro. Sofía è la prima di tre sorelle. Vive in un quartiere alla periferia di Madrid (Spagna), frequenta una scuola religiosa e ogni domenica va a Messa con la famiglia.
Allegra e divertente, ama lo sport ed è una buona amica, in grado di trovare un equilibrio tra la fretta di fare tante cose e la calma necessaria per tirar fuori il suo lato più creativo.
Non ha malizia, rosa senza spine, e ha uno sguardo limpido, anche se – com’è tipico della sua età – a volte è un po’ contestatrice. Ha un grande mondo interiore, in cui a volte si immerge distraendosi completamente da tutto, per la disperazione dei suoi genitori.
La tecnologia e le reti sociali bussano alla sua porta come a quella di qualsiasi bambina, ma capisce a malincuore quando i genitori le dicono che del cellulare non se ne parla e che “Tik Tok è molto pericoloso”, anche se insiste con cautela.
Calore di fronte al frigorifero
Nel momento più inaspettato, la sua anima buona si collega con ciò che è più grande. Era una domenica qualunque quando la sua famiglia stava facendo colazione, e dopo essersi trovata davanti al frigorifero con suo padre, Sofía gli ha mostrato una calamita attaccata tra disegni e fotografie dicendogli “Questa Madonna è molto bella”.
Era una calamita con la fotografia di Santa Maria di Nazareth, l’invocazione della splendida immagine di Maria che si trova accanto all’altare della parrocchia omonima.