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La registrazione musicale più lunga: 7.000 ore di canto gregoriano

GREGORIAN CHANT

Shutterstock | Fotografo Viajante

Angeles Conde Mir - pubblicato il 10/12/20

Nel 2022 verrà completato il progetto titanico grazie al quale si potrà ascoltare gratis, attraverso un'applicazione per smartphone, tutto il canto gregoriano esistente

In quello che è probabilmente uno dei più grandi progetti discografici mai intrapresi, il musicista statunitense John Anderson si è lanciato nell’impresa titanica di raccogliere migliaia di ore di canto gregoriano. Il suo obiettivo è elaborare l’archivio più completo possibile di questo splendido canto religioso che ha più di 1.200 anni.

Per questo, dal marzo 2019 registra ogni giorno le 45 religiose dell’abbazia benedettina di Notre-Dame de Fidélité di Jouques, vicino ad Aix-en Provence (Francia). Un anno e mezzo fa ha installato otto microfoni nella cappella del convento. Lo aiutano le religiose, che si incaricano di avviare la registrazione e di concluderla una volta terminate le preghiere.

Il materiale registrato viene inserito in un servizio cloud da cui è poi raccolto da Anderson e dagli ingegneri del suono per interferire il meno possibile nella vita quotidiana delle religiose.

Prima di avviare il progetto, il musicista si è recato per vari giorni nella cappella per cercare di comprendere perché le religiose fanno quello che fanno. Iniziava accompagnandole alle cinque del mattino con la recita del Mattutino fino alla sera, con la preghiera della Compieta.

Il progetto verrà completato nel 2022

La conclusione del progetto è prevista per il 2022, quando saranno trascorsi 3 anni e Anderson potrà avvalersi di 7.000 ore di registrazione – tutto il canto gregoriano esistente –, che saranno a disposizione di chiunque voglia ascoltarle totalmente gratis. Una parte si può già apprezzare attraverso la pagina web Neumz e l’applicazione omonima per smartphone lanciata qualche giorno fa. Oltre ad ascoltare questa musica celestiale, sull’app e sulla web si possono trovare le partiture, i testi in latino dei canti e la loro traduzione in varie lingue. Insieme alla liturgia delle ore, Neumz offre tutte le parti cantate, intonate o recitate della Messa.

Con questo progetto, il musicista e le religiose mirano anche a raccogliere fondi per il convento di Notre-Dame de l’Écoute del Benin, in Africa.

Anderson conosceva questa comunità contemplativa da tempo. Sua zia è religiosa lì, ed è sempre stato profondamente affascinato dalla quotidianità apparentemente semplice di queste religiose. Ascoltandole nella cappella, si è reso conto che il canto gregoriano è un patrimonio di tutta l’umanità. Per questo, ha voluto che valicasse le mura della clausura per essere accessibile a tutti con un semplice clic.

Per Anderson, il canto gregoriano che intonano queste religiose benedettine simboleggia l’importanza delle comunità monastiche di clausura, perché, con le parole del musicista, “dedicano la loro vita di preghiera a tutti, alla salvezza dell’umanità, perché quando cantano in gregoriano lo fanno per noi”.

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