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7 risposte semplici a 7 obiezioni sul Rosario

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Antoine Mekary | ALETEIA

Desde la fe - pubblicato il 08/12/20

Ripetere le preghiere del Rosario equivale a ripetere a qualcuno che lo amate

È interessante constatare come sempre più persone, e non solo cattoliche, recitino il Rosario. Anche membri di altre confessioni religiose stanno scoprendo la ricchezza di questa preghiera, e molti devono la loro conversione al Santo Rosario.

Ci sono anche persone, però, che non lo recitano perché hanno delle obiezioni nei suoi confronti. Vale la pena di rispondere a qualcuna di esse.

1. Il Rosario non è nella Bibbia

Certo che c’è! Sicuramente non come lo conosciamo oggi, ma tutte le preghiere del Rosario e i misteri che meditiamo hanno la loro origine nella Bibbia. Non è stato un caso che Papa Giovanni Paolo II abbia definito il Rosario “compendio del Vangelo”.




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Sì, il Rosario è una preghiera completamente biblica

2. In che punto la Bibbia dice che dobbiamo recitare il Rosario?

A questa domanda possiamo rispondere con un’altra: in quale punto si sostiene nella Bibbia che dobbiamo fare solo ciò che è scritto nella Bibbia? Fin dalla sua origine, la comunità cristiana è stata guidata dalla Sacra Scrittura, ma anche dagli insegnamenti degli apostoli (come chiede la Bibbia).

E se rispettate quello che dice la Bibbia, ricordate che questo testo chiede di meditare sulla Parola di Dio, pregare e intercedere gli uni per gli altri. E il Rosario è questo!

Non dimentichiamo che Maria ha detto che tutte le generazioni l’avrebbero chiamata beata. Come realizza questa promessa di Maria chi non la prega?

3. Maria è stata una donna come tutte, è morta e non ascolta le nostre preghiere

Consideriamo queste 4 affermazioni (irrefutabili, dato che sono bibliche):

– Maria è stata scelta da Dio per essere la Madre di Suo Figlio. Questo la rende superiore a tutte le donne.
– Nell’Antico Testamento, vediamo la grande importanza data alla madre di un re e il suo potere di intercedere per qualcuno presso suo Figlio.
– Il Signore, che ci ha ordinato di onorare nostra madre, ha senz’altro onorato la Sua. Come? Liberandola dalla corruzione del peccato e della morte.
– Gesù ha detto che Dio non è un Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono per Lui.

Queste affermazioni permettono di concludere che Maria, come Madre del Figlio di Dio, Madre del Re, è in cielo, accanto a Gesù, ed Egli risponde alla sua intercessione per noi.

4. Il Rosario dà più importanza a Maria che a Gesù

Tutto nel Rosario ci fa guardare a Gesù. Recitiamo il Padre Nostro, che Gesù ci ha insegnato. Nell’Ave Maria lo proclamiamo “Benedetto” e chiediamo a Sua Madre di pregare per noi. Tutti i misteri, poi, sono collegati alla Sua vita.

5. Il Rosario è una preghiera ripetitiva, come quelle che Gesù condanna

Gesù non ha condannato la ripetitività, ma le preghiere vuote. Egli stesso ha giustificato un pubblicato che chiedeva ripetutamente perdono. Ripetere le preghiere del Rosario equivale a ripetere a qualcuno che lo amate, e non ci si stanca né di dirlo né di sentirlo. La sequenza di Ave Maria calma l’anima e permette di contemplare ogni mistero.

6. Recitare il Rosario è complicato

È facile imparare a recitare il Rosario e recitarlo. Ci sono moltissimi opuscoli informativi e persone di buona volontà che possono insegnarlo.

7. Recitare il Rosario è noioso

Noioso è pregare in modo meccanico, pensando a un’altra cosa e sperando di finire subito. Se approfittate di ogni mistero per contemplare la scena e soprattutto per collegarla a quello che state vivendo, il Rosario sarà sempre affascinante, sempre attuale, e vi piacerà di più, perché lo rinnova costantemente.




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