separateurCreated with Sketch.

Il primo miracolo è accorgerci di essere ciechi

GIRL, LIGHT, SHADOW
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 04/12/20
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

I due ciechi del Vangelo di oggi hanno già ricevuto il miracolo di accorgersi della propria cecità e proprio per questo “gridano” a Gesù di donargli la vista. In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».

Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».

Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.

Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione. (Mt 9,27-31)

Questa scena del Vangelo di oggi si compie con un incipit apparentemente contraddittorio:

Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi».

Come possono due ciechi seguirlo? Eppure questo dettaglio è di grande consolazione per ognuno di noi, infatti siamo tutti dei ciechi che tentano di andare dietro a Gesù.

C’è in noi come un sesto senso nascosto nel cuore che ci fa sentire Gesù come nostalgia, come desiderio, come domanda che ci muove al cammino, alla sequela.

E il primo miracolo è accorgerci di essere ciechi. È la cecità di chi cerca un’illuminazione, cioè una luce nuova attraverso cui vedere se stesso, la propria storia e gli altri.

Gesù ci dona questa luce nuova, ma non attraverso illuminazioni strane, bensì cambiando i nostri occhi.

Il cristianesimo non è ricevere cose nuove, ma vedere in maniera nuova le stesse cose perché ciò che è cambiato, che è guarito è il nostro sguardo.

Chi ha questo tipo di guarigione vede esattamente come vede Cristo, diversamente è ostaggio del buio delle proprie paure, delle proprie ferite, dei giudizi che gli suscita l’Accusatore nel cuore.

Questi due discepoli hanno già ricevuto il miracolo di accorgersi della propria cecità e proprio per questo “gridano” a Gesù di donargli la vista.

Il grido è la forma di preghiera che più rende l’idea di che cosa debba essere la preghiera: non un ragionamento convincente, ma l’espressione di ciò che come desiderio più vero urla al fondo di noi stessi.

Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.

Il Signore può esaudirci nella misura in cui crediamo che Egli davvero possa. A volte è la nostra incredulità ad essere d’impedimento perché siamo più disposti a credere alla nostra incapacità che alla potenza di Dio.

Ma quando professiamo la nostra fede, riceviamo il miracolo di occhi nuovi.

Matteo 9,27-31

#dalvangelodioggi