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Mondo reale vs mondo virtuale: qual è più pericoloso?

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Juan Ávila Estrada - pubblicato il 01/12/20
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Per conoscere il mondo reale bisogna parteciparvi, impegnarsi e relazionarsi ad esso, e anche meravigliarsi di fronte alla sua imponenzaIl libro della Genesi (1-2) narra in modo simbolico l’origine dell’universo, inserendolo nell’opera creatrice di Dio. In questo mondo, che chiameremo reale, appaiono gli elementi naturali fino alla comparsa dell’uomo, come coronamento della creazione di Dio.

È interessante scoprire come l’autore sacro, a mo’ di poema, trasformi in canto l’opera di Dio dal primo giorno all’ultimo, affermando “E Dio vide che era cosa buona”. Gli elementi naturali si succedono gli uni agli altri dal più semplice al più complesso. Per questo appaiono prima le piante, poi gli animali, e alla fine l’uomo.

Il mondo di cui parla la Sacra Scrittura è quello reale, in cui ci muoviamo ed esistiamo, in cui ci relazioniamo agli altri, amiamo, crediamo e moriamo. Per conoscerlo bisogna parteciparvi, impegnarcisi e relazionarsi ad esso, e anche meravigliarsi di fronte alla sua imponenza.

Finzione

Esiste però anche un altro mondo, quello fittizio, creato dall’uomo, più facile da conoscere, al quale si accesso attraverso la tecnologia: Internet, e con esso le reti sociali, come Twitter, Facebook… In questo mondo non contano gli amici o le persone, ma i contatti, i followers, quelli che con un clic si uniscono a noi, trasformandosi in gente senza volto che gonfia l’ego e aumenta la nostra popolarità.

Nel mondo reale esistono le persone, con volti visibili e problemi e sogni reali. Sono quelle che si possono abbracciare o con cui si può mangiare. È un mondo di colori e paesaggi, che ci permette di aspirare la brezza marina, di sentire il fresco di una cascata o l’umidità dell’alba.

Nel mondo virtuale ci sono tutti i giochi, le attività e i divertimenti che non richiedono di uscire di casa neanche per prendere un po’ di sole. Tutto un mondo che inventiamo per il divertimento, ma che a poco a poco ci ha assorbiti e ha ritirato la nostra capacità di avere rapporti reali.

Uso della tecnologia

Non mi oppongo alla tecnologia, ma al suo uso sbagliato, all’usurpazione delle relazioni, a riempire la nostra solitudine con le macchine, ad avere centinaia di amici virtuali e nessuno reale, al sesso virtuale, al divertimento virtuale, all’amore virtuale. Ogni cosa deve avere il posto che le spetta. Non possiamo permettere che i nostri spazi intimi siano invasi, e men che meno che l’ambiente che ci circonda venga abbandonato.

Un suggerimento rispettoso ai genitori: insegnate ai vostri figli a gestire innanzitutto la propria vita, a vivere in modo indipendente dalla tecnologia, perché comprendano che la tecnologia è stata fatta per l’uomo, e non il contrario. Non ne resteranno traumatizzati.

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