Oggi, lunedì 30 novembre, chi può, come può, per tutto il giorno o una parte, si può unire a questo piccolo popolo e offrire qualche piccola rinuncia: c’è chi salta un pasto, chi tutti, chi fa pane e acqua… Insomma l’importante è fare un sacrificio alimentare per chiudere il Sacro Manto a San Giuseppe in comunione.Quando sullo schermo compare il nome della mia amica bionda, Monica, già lo so: non devo rispondere.
Mi trascinerà in qualcosa di faticosissimo, mi proporrà un’idea pazza, o minimo qualcosa di scomodo o folle, mi sottoporrà una situazione difficilissima da risolvere, un mucchio di soldi da trovare per qualcuno, e io dovrò cominciare a chiedere a destra e a manca, che prima o poi finirà che la gente mi evita.
Mi conviene dire che sono impegnatissima, che sto eseguendo un’operazione a cuore aperto, mettendo a punto un vaccino, traducendo la Summa Theologiae in cinese.
Però niente, non resisto. Rispondo sempre. Anche perché di solito al massimo sto correggendo delle frasi di greco o mettendo il rosmarino dentro un pollo (che comunque un po’ somiglia a un’operazione chirurgica, dai).
La sventurata rispose.
Il mese del Sacro Manto sta per finire
E così l’ultima volta mi ha chiesto: “perché non coroniamo il mese del sacro manto con un digiuno tutti insieme?”
Io ho un grosso problema: mi scoccia mettermi alla guida e far fare agli altri cose che io per prima fatico a compiere.
Ecco, io adesso non so come siete messi voi col digiuno, ma per me è una fatica bestiale, e la prima cosa che visualizzo quando lo sento nominare è il cinghiale che scuoio a mezzanotte, quando finisce, e quando finalmente lo interrompo, per poi riversarmi a letto rotolando (il massimo dal punto di vista dietetico: solo pane per 24 ore, e poi l’abbuffata).
Però Monica ha ragione. Questa avventura del Sacro Manto è stata incredibile, siamo stati in tantissimi, oltre ogni più rosea aspettativa, e siamo in comunione con tutta la Chiesa (anche il Papa ama molto san Giuseppe): è una preghiera della tradizione, e da sempre nei momenti difficili il popolo di Dio aumenta le dosi di preghiera.
Certi demoni non si allontanano che con la preghiera e il digiuno
Ma il Vangelo lo dice: certi demoni non si allontanano che con la preghiera e il digiuno. Ecco, questo credo sia uno di quei momenti in cui il demonio, che odia gli uomini e la vita, canta vittoria: le chiese svuotate, le persone isolate, i ragazzi sempre più solitari e sempre più davanti a uno schermo, le difficoltà economiche, la malattia e la morte che intreccia le vicende – direttamente o indirettamente – di ciascuno di noi.
Supplichiamo Dio perché intervenga con mano potente, e faccia presto, che è poi il senso dell’Avvento. Dire ancora più forte: Vieni Signore!
Per le domande teologiche – perché Dio permette tutto questo, perché ha bisogno della nostra richiesta per intervenire, e interrogativi del genere) – non chiedete a me, ma a qualche bravo sacerdote.
Io so solo che il male è un mistero, e che dobbiamo diffidare di chi lo spiega (ho provato anche a scriverci un libro su), ma che Dio sa trarre il bene da tutto, ma so anche che la preghiera e il digiuno sono armi potentissime, perché lo dice il Vangelo – chiedete e vi sarà dato – e il Signore vuole che chiediamo, perché vuole che ogni circostanza sia una possibilità per entrare in un rapporto sempre più vero con lui.
Fare un sacrificio alimentare per chiudere il manto in comunione
E se entriamo in relazione solo quando tocchiamo il nostro limite, il digiuno è davvero il modo migliore per verificare concretamente quanto siamo piccoli e bisognosi di Dio, a ogni respiro, a ogni crampo allo stomaco. Al grido dei piccoli Dio non resiste!
Insomma, domani, lunedì 30 novembre, chi può, come può, per tutto il giorno o una parte, si può unire a questo piccolo popolo e offrire qualche piccola rinuncia: c’è chi salta un pasto, chi tutti, chi fa pane e acqua, chi rinuncia a un cibo di cui non può fare a meno, chi mangia cavallette e pocket coffee, chi frulla il panino al salame appigliandosi alla norma “liquida non frangunt”, insomma, l’importante è fare un sacrificio alimentare per chiudere il manto in comunione (casomai prendetevela con Monica).
E alle 21 chi vorrà potrà collegarsi a un link che vi forniremo qui e sui social per recitare l’ultimo manto del mese tutti insieme, guidati da don Fabio De Biase (io sarò in collegamento): l’idea è stata sua.
https://recode.digital/1000-sacri-manti/
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA COSTANZA MIRIANO