Emmanuelle Cueto Ramos è sacerdote. Per il Covid ha ritardato le cure per un tumore, e ora vive i suoi ultimi giorni con fede
Padre Emmanuelle ha fatto parte di bande e faceva graffiti. Ha 30 anni, è pieno di buonumore e appartiene ai Missionari Apostoli della Parola. È anche un difensore della liturgia, e di recente è stato un influencer sulle reti sociali. La pandemia di Covid-19 ha fatto sì che un cancro che gli era stato diagnosticato all’occhio a febbraio non potesse essere curato fino ad agosto, quando era ormai troppo tardi. Il giovane sa però che la sofferenza è la via più breve per arrivare in cielo. Un sacerdote con cancro e senza possibilità di cura offre speranza e testimonianza.
Padre, grazie per averci concesso questa intervista per Aleteia. Può dirci come si chiama e dove e quando è nato?
Mi chiamo Emmanuelle Cueto Ramos, sono sacerdote dei Missionari Apostoli della Parola. Sono nato il 1° dicembre 1989. Sono di origine messicana, anche se ora vivo in Perù. Sono nato ad Acapulco, nello Stato di Guerrero.
Come ha ricevuto la chiamata al sacerdozio?
Ero chierichetto dai 5 anni e mezzo o 6 e mezzo. Abitavo a cento metri dalla parrocchia, e l’ho frequentata fin da piccolo. Guardavo il sacerdote e i chierichetti, e volevo fare il chierichetto. Mi ha madre mi ha allora fatto entrare tra loro, ed ero il più piccolo, la mascotte!
Il mio parroco aveva la fama di essere un po’ burbero, ma nella mia parrocchia c’erano anche delle religiose, delle suore, e si sapeva che rimproveravano molto. Erano incaricate dei chierichetti. E io ero molto irrequieto.
È arrivato un momento, il giorno della mia Prima Comunione, in cui il sacerdote ha detto alle bambine: “Alzi la mano chi vuole diventare religiosa”, ma noi consideravamo la figura delle religiose un po’ negativa, e quindi quando il sacerdote ha chiesto “Chi vuole diventare religiosa?” nessuno ha alzato la mano, perché essere come quelle lì proprio no. Poi il parroco ha chiesto: “Chi vuole diventare padre?” L’unico ad alzare la mano sono stato io.
Sarai sacerdote
Il parroco, contento, alla fine della Messa è venuto a cercarmi e mi ha detto: “Che bello, diventerai padre!”, e io ho risposto: “Sì, voglio essere padre di quattro figli, due maschi e due femmine”. Ma il parroco mi ha detto: “Sarai sacerdote”, e io ho pensato “Ah, ci hai creduto!”, e non so come ho risposto “Sì, diventerò sacerdote”. Ma si è fermato lì, perché poi si arriva all’adolescenza e arrivano i pensieri sul fidanzamento, sulle ragazze, e niente seminario. L’intenzione è sparita.
Ho avuto delle ragazze al liceo, e ho iniziato a deviare dalla retta via. Facevo graffiti, e ho avuto la mia dose di ‘cholo’. Qui in Perù ‘cholo’ è un modo dispregiativo per indicare gli indigeni, ma in Messico un ‘cholo’ è uno che fa parte delle bande.
E ne ho fatto parte, ma un sacerdote missionario della comunità a cui ora appartengo, padre Octavio Díaz, ha impartito un ritiro. Io all’epoca vivevo una crisi di fede, per così dire, visto che il mio vicino era protestante; lavoravo con lui su dei campi da tennis, e un giorno mi ha detto: “Lo sapevi che Maria ha avuto più figli? E la tua Bibbia lo dice”. Io gli ho detto di no, ma mi ha detto di leggere la Bibbia.
Non leggevo la Bibbia, e ci ho messo due ore a trovarla, perché a casa mia non si leggeva, come capite in molte famiglie cattoliche. Ho letto Marco capitolo 6 versetto 3, in cui si dice: “Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone?” Ho detto a mia madre: “Non tornerò in chiesa, perché i sacerdoti sono bugiardi, e non ho mai visto un sacerdote con una Bibbia in mano”.
E allora ho smesso di andare in chiesa, finché il mio migliore amico mi ha invitato ad andare a un ritiro di 5 giorni, ma io gli ho detto che non sarei andato. Allora mi ha detto “Claudia ci viene”, e ho pensato che se ci andava Claudia potevo fare un’eccezione e andare anch’io, perché mi sono detto “Claudia non può andare da sola, bisogna accompagnarla”. Sono andato al ritiro, e alle 9 del mattino chiudevano le porte. Mancavano cinque minuti e lei non è arrivata. Ma io sono rimasto al ritiro.