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Google e le ricerche degli italiani durante il Natale

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© Castleski - Shutterstock

Umberto Macchi - pubblicato il 25/11/20

Come sono cambiate online le nostre abitudini al tempo del Covid 19

Abbiamo già avuto modo di parlare di come Googleattraverso le nostre ricerche online, finisca per conoscere i nostri interessi, argomenti preferiti, quindi gusti. Ogni azione che compiamo nel web, è tracciata e controllata costantemente, e confrontata con ciò che facevamo prima.

In pratica, ognuno di noi ogni anno, e in precisi momenti, compie delle azioni, e le evoluzioni di queste creano modelli utili per comprendere i cambiamenti della società, creare nuovi prodotti, nuovi servizi, in pratica: diventiamo noi stessi la nuova domanda del mercato.

In questo 2020 di cambiamenti epocali che sembrano minare le nostre abitudini, Google ha registrato numeri, legati all’attuale, che ci fanno riflettere.

Le parole del momento

Le parole “contagio” e “mascherine” (rispettivamente, oltre 5400 e 33mila ricerche stimate) nella seconda ondata, sono seconde solo alla sigla DPCM (Decreto Presidenza Consiglio dei Ministri), che registra un’impennata incredibile di 823 mila ricerche medie, quasi quattro volte il livello registrato a marzo.

Vera e propria scoperta per virologi, che arriva al picco di 1000 ricerche mensili, anche se il massimo è stato a maggio, con un volume di 2400. Queste le ricerche che hanno riscontrato maggiore successo.

I numeri corrispondenti ci parlano in questo caso di una popolazione presa dal timore di un nemico comune che può essere sconfitto solo attraverso la conoscenza e la preparazione. Entrambi sicuri elementi di ricerca online (e Google lo sa).


THE SOCIAL DILEMMA

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Cosa cercavamo nel 2019?

Voli, regali, vacanze, il sito della Ryanair era preso d’assalto, spostamenti interni per tornare a casa, e voli low cost per prendersi tempo. E poi ancora, feste di natale, ricette, e sconti.

Nel 2020 le ricerche online sono legate al Covid-19

Il classico trend natalizio sembra essere schiacciato dalla contingente situazione reale, timori e incertezze sembrano avere la meglio sulla consueta ricerca legata a doni, cenoni e viaggi.
Lo stesso blackfriday (corrispondente ad un periodo di sconti eccezionali cui è possibile godere online e offline) è schiacciato dalla popolarità online del Covid-19, subendo un contraccolpo di -97% di ricerche rispetto allo scorso anno.
I numeri quindi sembrerebbero dare poco respiro ai buoni propositi, tranne uno.
Cresce con una percentuale considerevole di aumento giornaliero “Lockdown Natale” perché al pubblico interessa sapere, se in questo anno di incertezze e di novità a cui fatichiamo molto ad abituarci, è possibile almeno festeggiare nella tradizione familiare il momento del Natale.

Il Natale, la famiglia, la possibilità di stare insieme alle persone care, interessa in maniera univoca e crescente il popolo online, che non è più interessato a consumare, comprare e spostarsi, che allenta la pressione psicologica sulla malattia, ma torna alle proprie esigenze primarie, che sono poi: l’amore e la vicinanza.

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