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Padre cammina con la figlia malata di cancro in braccio

ABIGAIL

@ComadrejaDark | Fair use

Esteban Pittaro - pubblicato il 24/11/20

Diego torna con in braccio Abigail al suo paese dopo il trattamento oncologico nella provincia vicina

Le misure imposte durante la pandemia per controllare la diffusione del virus fanno sì che in molti casi in Argentina per recarsi in una città vicina si debba disporre di permessi speciali, ma di fronte all’urgenza, come quella di Abigail, una bambina di 12 anni con un tumore alla gamba, la burocrazia deve cedere il posto al buonsenso.

Abilgail vive a Termas de Río Hondo, Santiago del Estero. Si cura a San Miguel de Tucumán, nella provincia di Tucumán, a 90 chilometri da casa sua. Fino a gennaio è stata sottoposta a chemioterapia. Suo padre non ha una macchina, né altro mezzo di trasporto. In genere gli prestano un veicolo per portare la figlia alle terapie. In questa occasione, però, ha chiesto al Comune, che conosce il caso di Abigail, e gli è stato prestato un furgoncino.

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La risposta delle autorità

Al ritorno la polizia non conosceva il suo caso, e visto che non aveva i permessi ufficiali è stato fermato. La risposta delle autorità, che dovevano conoscere il caso e avrebbero potuto permettere alla famiglia di entrare nel suo paese in macchina, tardava ad arrivare.

Diego e Abigail hanno passato due ore sotto il sole, e la bambina era esausta. Alla fine il papà ha preso la figlia in braccio e ha valicato il limite giurisdizionale a piedi. La madre della bambina ha registrato la scena e l’immagine è diventata virale.

https://twitter.com/ComadrejaDark/status/1329549272182874120?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1329555823996133381%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es2_&ref_url=https%3A%2F%2Fes.aleteia.org%2F2020%2F11%2F23%2Fcaso-abigail-cargo-a-su-hija-con-cancer-para-regresar-del-hospital%2F

Non importa quanto ha camminato

Inizialmente dalla testimonianza della famiglia si è saputo che avevano percorso 5 chilometri a piedi per arrivare a casa. Dei funzionari provinciali dicono invece che si è trattato di 70 metri. La vergognosa discussione, visto che alla fine una bambina malata di cancro ha dovuto subire disagi superflui per riuscire a curarsi, ha fatto sì che il governatore della provincia, Gerardo Zamora, si scusasse con la famiglia. Il caso Abigail ha anche fatto sì che assumesse la responsabilità delle mancanze del sistema sanitario e delle loro conseguenze.

“Al di là dell’indagine interna, si è verificata una deplorevole successione di fatti ed errori, dei quali voglio chiarire che non hanno alcuna responsabilità né i genitori né, men che meno, la bambina”, ha affermato.




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Burocrazia in epoca di pandemia

Il popolare programma La Noche de Mirtha, condotto temporaneamente da Juana Viale, nipote di Mirtha Legrand, ha stabilito che non avrebbe trasmesso un annuncio pubblicitario turistico di Termas de Río Hondo in segno di protesta per quello che ha dovuto sopportare Abigail. La provincia ha disposto di destinare quei fondi al trattamento e alle altre necessità della famiglia.

Il caso è un altro elemento nella lunga lista di incoerenze burocratiche in Argentina. Come ha affermato la stessa Corte Suprema di Giustizia parlando di casi di questo tipo, “anche se possono essere adeguate alla tutela della salute pubblica, le misure adottate dalle autorità provinciali appaiono come limitazioni irragionevoli dell’autonomia personale”.

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