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Cosa è il Giubileo dei Passionisti? Perché si celebra?

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Un gruppo di padri passionisti.

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 19/11/20

Il 22 novembre inizia il Giubileo della Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti), in occasione del 300° anniversario della loro fondazione

Il 22 novembre inizia il Giubileo della Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti). In occasione del 300° anniversario della loro fondazione, questo Anno Santo si protrarrà fino al 1° gennaio 2022.

Papa Francesco ha voluto unirsi spiritualmente a questa celebrazione e alla “gioia per il dono della vocazione che [i passionisti] hanno ricevuto per vivere e annunciare la memoria della Passione di Cristo, facendo del mistero pasquale il centro della loro vita”.

Alle 10.30, il 22 novembre prossimo, sfidando la pandemia ma rispettando le misure anti COVID-19, nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma, il Giubileo inizierà ufficialmente con l’apertura della Porta Santa. E la celebrazione della Messa inaugurale – che può essere seguita in streaming – presieduta dal Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

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Suore Passioniste.

Cosa si celebra nel Giubileo passionista?

Per i Passionisti, il Giubileo, che si inaugura con mascherine e distanza sociale, è un’occasione di rinnovamento interiore, di approfondimento e di aggiornamento del carisma, come si riflette nel tema da loro scelto: “Rinnovare la nostra missione: gratitudine, profezia, speranza”.

Questo approccio di mantenere vivo e promuovere il carisma è stato al centro del 47° Capitolo generale del 2018. E sarà al centro del prossimo Sinodo della Congregazione nel 2021. Il Superiore Generale della Congregazione, P. Joachim Rego C.P., ha dichiarato:

“Tutte le celebrazioni previste devono essere dirette ad approfondire il nostro impegno a mantenere viva la memoria della Passione di Gesù come massima espressione dell’Amore di Dio per tutti gli uomini e per tutto il creato; e a trovare modi nuovi e contemporanei per promuovere questa Memoria (Memoria Passionis)”.

Joachim Rego
Joachim Rego Facebook

Il Superiore dei Passionisti Rego



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Il messaggio di Papa Francesco ai passionisti

Anche Papa Francesco ha voluto esprimere la sua vicinanza e la sua gioia per questa data commemorativa. In un messaggio al Superiore Generale dei Passionisti, il Santo Padre li ha incoraggiati a “rafforzare il loro impegno per le necessità dell’umanità”. Questa urgenza missionaria è diretta soprattutto verso i crocifissi del nostro tempo: i poveri, i deboli, gli oppressi e gli scartati dalle molteplici forme di ingiustizia.

La realizzazione di questo compito richiederà da parte vostra un sincero sforzo di rinnovamento interiore, che deriva da un rapporto personale con il Crocifisso-Risorto. Solo chi è crocifisso per amore, come Gesù era sulla croce, può aiutare i crocifissi della storia con parole e azioni efficaci”.

Inoltre, ha anche detto che “questo importante centenario rappresenta per voi una provvidenziale occasione per avviarvi verso nuovi obiettivi apostolici”, con la consapevolezza che “il contatto con la Parola di Dio nella preghiera e la lettura dei segni dei tempi nelle vicende quotidiane, vi permetterà di percepire il soffio creativo dello Spirito che alita nel tempo, indicandovi le risposte alle attese dell’umanità: a nessuno sfugge che viviamo oggi in un mondo in cui nulla è più come prima”.

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ANDREAS SOLARO/AFP/East News

I passionisti, fondati da un santo

Sono passati 300 anni dal 22 novembre 1720, giorno in cui il giovane Paolo Danei, fondatore dei Passionisti, ricevette l’abito da eremita e iniziò un ritiro di 40 giorni nella piccola cella della chiesa di San Carlo a Castellazzo. Durante questo ritiro ha scritto le Regole dei “Poveri di Gesù”, la futura Congregazione della Passione.

Scelse il nome religioso di Paolo della Croce e, col tempo, i membri della Congregazione assunsero il nome di “Passionisti”, in linea con l’incarico che la Madonna aveva dato a Paolo. Cioè predicare la Passione di Gesù Cristo come “il dono più meraviglioso dell’amore di Dio, la forza che può trasformare l’uomo e il mondo intero”. Fu canonizzato nel 1867 da papa Pio IX.




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Segui in diretta su youtube il Giubileo

Rinnovare la missione passionista

“Quando parliamo di rinnovare la nostra missione – ha spiegato il Superiore Generale Joachim Rego C.P. – si tratta soprattutto di rinnovare noi stessi, perché il ‘chi siamo’ e il ‘che cosa facciamo’ sono interconnessi e interrelazionati!.

Il Giubileo dei Passionisti, quindi, non è una celebrazione della propria grandezza o dei propri successi. Ma piuttosto delle benedizioni di Dio durante questi tre secoli e della fedeltà di innumerevoli passionisti. Che, con la loro vita e la loro missione, hanno mantenuto vivo il ricordo della Passione di Gesù come atto magnanimo e concreto dell’amore di Dio.

Durante il Giubileo, si svolgerà a Roma, presso l’Università Lateranense, dal 21 al 24 settembre 2021, il Congresso internazionale “La sapienza della croce in un mondo plurale”.




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