Se non temiamo la Sua prima venuta nella nostra anima, allora anche la seconda non creerà ansiaLa fine del mondo e la seconda venuta di Gesù possono spesso creare ansia nella nostra anima. Temiamo l’ignoto, e ci preoccupiamo di quello che accadrà al Suo ritorno.
La seconda venuta di Gesù dovrebbe però creare in noi uno spirito di speranza e di gioia, non di timore.
Sant’Agostino spiega la chiave per attenuare la nostra paura apocalittica in un commento che si ritrova nell’Ufficio delle Letture:
“Venne una prima volta, e verrà ancora in futuro… Effettivamente c’è una venuta che si verifica già ora, prima di quella, ed è attraverso i suoi annunziatori. Questa venuta ha riempito tutta la terra. Non poniamoci contro la prima venuta per non dover poi temere la seconda… Chi è senza preoccupazione, aspetta tranquillo l’arrivo del suo Signore. Infatti che sorta di amore per Cristo sarebbe il temere che egli venga? Fratelli, non ci vergogniamo? Lo amiamo e temiamo che egli venga! Ma lo amiamo davvero o amiamo di più i nostri peccati?”
Questo tipo di amore si basa interamente sulla fiducia, confidando nel fatto che il progetto divino è migliore del nostro e che Egli ricompenserà chi Gli è stato fedele.
Non temeremo inoltre la Sua seconda venuta se vi saremo preparati. Se vogliamo ricevere la misericordia di Dio alla fine della nostra vita, dobbiamo essere misericordiosi con gli altri:
“Se volete ricevere misericordia, siate misericordiosi prima che Egli venga; perdonate ciò che è stato fatto contro di voi; donate in abbondanza. Quali beni date se non i Suoi?… Cosa avete che non abbiate ricevuto? Questi sono i sacrifici più graditi a Dio: misericordia, umiltà, lode, pace, carità… Liberi dalla paura, aspetteremo la venuta del giudice che giudicherà il mondo con equità e i popoli nella Sua verità”.
Con questa disposizione possiamo pregare con fiducia “Vieni, Signore Gesù!”