Cercate l'autentica felicità? Cominciate da chi l'ha incontrata
Al giorno d’oggi, gli influencer sono modelli di vita per i giovani. Di recente è stato beatificato Carlo Acutis, chiamato “l’influencer di Dio”. Se un influencer può diventare beato, i santi possono diventare influencer?
Fin da bambina, sono sempre stata interessata a conoscere la vita dei santi. Ricordo ancora un’estate in cui qualcuno mi ha regalato un libro sulla vita di alcuni di loro. Avevo otto o nove anni, e leggevo finché i miei genitori mi dicevano di spegnere la luce e di dormire.
Per me i santi erano persone incredibili che a volte, siamo onesti, facevano cose un po’ strane o apparentemente irraggiungibili. Se qualcosa richiamava la mia attenzione, però, era il fatto che nessuno di loro aveva scelto il dono eccezionale che gli era stato dato, ed era inoltre incline a usare questo dono non per se stesso. Si trattava di veri influencer.
Da quell’estate mi è rimasta impressa nella memoria la vita di San Tarcisio, che per il suo amore e la venerazione che nutriva per le specie sacre, quando venne sorpreso da alcuni pagani mentre trasportava l’Eucaristia preferì essere lapidato a morte piuttosto che rivelare quello che portava. Leggendo la sua vita, ho iniziato a capire che doveva trattarsi di qualcosa di molto speciale perché un bambino come me desse la sua vita per proteggerla, e anche a comprendere l’importanza di assaporare, conoscere e contemplare la vita dei santi.
Oggi guardo i miei figli e penso a quanto sia importante presentare loro questi influencer speciali, che non cercano “Mi piace” e spesso hanno passato la vita inosservati. Erano persone normali come voi e me, ma grazie al loro modo di vivere la fede sono entrati nella “top ten”.
L’allegria dei santi
Tra gli influencer del Cielo c’è una virtù contagiosa: l’allegria, motore dell’anima, propria dell’infanzia e dell’adolescenza, e che tutti i genitori desiderano per i loro figli.