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L’ex rabbino capo Jonathan Sacks ricordato come voce a sostegno della verità

JONATHAN SACKS

© Blake Ezra Photography Ltd. 2013 | The Office of Rabbi Sacks

John Burger - pubblicato il 11/11/20

Rav Jonathan Sacks, membro della Camera dei Lords, è morto di cancro a 72 anni. Voce autorevole dell'ebraismo e del dialogo interreligioso

Il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster (Inghilterra), ha affermato che il rabbino Jonathan Sacks, ex rabbino capo delle Congregazioni Ebraiche Unite del Commonwealth, era un “eloquente propositore di alcune delle più grandi verità dell’umanità”.

Il porporato ha espresso il proprio dolore per la morte del rabbino Sacks, scomparso per un cancro il 7 novembre. L’ex rabbino capo, che era anche un membro della Camera dei Lords, aveva 72 anni.

“Ricordo chiaramente alcune delle sue esposizioni decise e persuasive delle verità espresse nell’ebraismo e nella fede cristiana, verità che ci aiutano a dare un senso alla nostra vita, alle nostre comunità e al nostro destino”, ha affermato il cardinale Nichols in una dichiarazione. “Ricordo con gioia il suo incontro con Papa Benedetto alla St. Mary’s University il 17 settembre 2010, nel quale, celebrando i nostri punti in comune e le nostre differenze, ha affermato:

‘Ciò che ha portato alla secolarizzazione è stato il fatto che la gente ha perso la fede nella capacità delle persone di fede di vivere in pace insieme, e non dobbiamo mai più percorrere quella strada. Ricordiamo le parole del cardinale John Henry Newman, che ha detto ‘Dovremmo sempre rivolgerci al nostro nemico come se un giorno dovesse diventare nostro amico’”.

Il cardinale Nichols ha ricordato che il rabbino Sacks ha “offerto un’eloquente espressione delle nostre convinzioni condivise: ‘Di fronte a una cultura profondamente individualista offriamo comunità. Contro il consumismo, parliamo di cose che hanno un valore ma non un prezzo. Contro il cinismo, abbiamo il coraggio di ammirare e rispettare. Di fronte a famiglie frammentate, crediamo nel consacrare rapporti. Crediamo nel matrimonio come impegno, nella paternità come responsabilità e nella poesia della vita quotidiana’”.

Un profilo del rabbino Jonathan Sacks

Sacks era un leader religioso internazionale, filosofo, autore premiato e rispettata voce morale. È stato rabbino capo delle Congregazioni Ebraiche Unite del Commonwealth dal 1991 al 2013. Una volta abbandonata quella posizione, ha ricoperto vari incarichi in numerose istituzioni accademiche, tra cui la Yeshiva University, la New York University e il King’s College London.

Nel 2016 il rabbino ha ricevuto il Premio Templeton come segno di riconoscimento dei suoi “contributi eccezionali nell’affermare la dimensione spirituale della vita”. Ha scritto più di 30 libri, e la sua conferenza TED del 2017, visionata almeno due milioni di volte, è stata considerata dal fondatore e curatore delle TED Chris Anderson una delle dieci principali di quell’anno.

Il rabbino Sacks è stato dichiarato cavaliere dalla regina Elisabetta II nel 2005 e reso Pari a Vita grazie al suo seggio nella Camera dei Lords nell’ottobre 2009. Il principe Carlo lo ha definito “una luce per questa Nazione”.

Nel 2014 è stato nominato Canterbury Medalist del The Becket Fund per il suo ruolo nella difesa della libertà religiosa in campo pubblico.

Robert P. George, ex presidente della Commissione Statunitense sulla Libertà Religiosa Internazionale, ha definito Sacks un “uomo veramente grande e buono”, la cui morte è giunta in un momento “in cui abbiamo più che mai bisogno di lui e della sua testimonianza”.

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