Uno studio scientifico evidenzia più attenzione e assimilazione nel cervello quando i bambini impiegano la scrittura manualeI genitori si chiedono sempre di più quale sia il modo migliore di imparare per i figli, se il computer o la scrittura manuale. Il dibattito è aperto, e non obbliga a scegliere una modalità o l’altra, potendo includere entrambi i modi di educazione.
Sembra, tuttavia, che ci sia una certa tendenza sociale a considerare che la novità sia meglio: le nuove tecnologie aprono orizzonti, favoriscono l’accesso all’informazione e la connessione a distanza. Questo è vero, ma ha senso abbandonare la scrittura manuale?
Il dibattito diventa più evidente quando in tempi di pandemia la scuola si è vista costretta a ricreare i canali di insegnamento per arrivare ai bambini che devono rimanere a casa. I genitori, in un modo o nell’altro, sono più coinvolti nell’orario scolastico.
Seguono e assimilano meglio
Uno studio recente dell’Università di Scienza e Tecnologia di Trondheim (Norvegia) ha verificato che nell’attività cerebrale di bambini e adulti giovani quando scrivono a mano si osserva che si attivano in modo sincronizzato la regione parietale e quella centrale. Le onde che si attivano sono collegate ai livelli di attenzione e all’assimilazione corretta di nuove informazioni. Si chiamano onde theta.
I ricercatori affermano che, partendo dalla conoscenza del cervello di cui disponiamo oggi, si può dedurre che “questa attività (generata dalla scrittura a mano) fornisce al cervello condizioni ottimali per l’apprendimento”.
L’articolo scientifico è stato pubblicato sulla rivista «Frontiers in Psychology». I suoi autori sono ricercatori del Laboratorio di Neuroscienza dello Sviluppo, appartenente al dipartimento di Psicologia dell’università norvegese.

Lo stesso studio ha indagato sull’ipotesi che si verifichi la stessa attività cerebrale nei bambini e nei giovani adulti quando si scrive sulla tastiera, arrivando alla conclusione che non si produce la sincronizzazione tra le aree parietale e occipitale.
I ricercatori hanno inoltre osservato che insieme alla scrittura manuale anche il disegno favorisce la stessa attività cerebrale.

“Suggeriamo che i bambini, fin da molto piccoli, vengano esposti alla scrittura e al disegno a scuola, per stabilire standard di oscillazione neuronale che siano benefici per l’apprendimento”.
La chiave è nell’impiego delle mani
Il loro consiglio si basa sull’osservazione:
“Concludiamo che, per via dei vantaggi dell’integrazione sensoriale motoria prodotta da un maggiore coinvolgimento dei sensi, come dei movimenti fini e controllati delle mani quando si scrive a mano e quando si disegna, è fondamentale mantenere entrambe le attività in un contesto di apprendimento per favorire e ottimizzare l’apprendimento stesso”.

Non si è nemici delle nuove tecnologie
I tre autori dello studio assicurano di non chiedere la scomparsa dei computer dalle aule, ma di non abbandonare la scrittura manuale, anche se attraverso dispositivi tattili.
Perché mettere in contrapposizione i due sistemi se conosciamo sempre meglio i benefici che apporta ciascuno di essi?
Per i ricercatori c’è ancora molto da scoprire nell’appassionante mondo del cervello. Uno studio successivo dovrà indicare qual è l’attività cerebrale che si produce quando i bambini e i giovani adulti scrivono a macchina.