"Qual è il tuo desiderio più grande?” Mi sono messo a pensare. Se lo chiedessero a me, cosa risponderei?
di padre Enrique Granados
Giorni fa stavo guardando un film e un personaggio ha chiesto all’altro: “Qual è il tuo desiderio più grande?” Mi sono messo a pensare. Se lo chiedessero a me, cosa risponderei?
Questa domanda tanto semplice e tanto frequente mi ha portato a riflettere su quante volte nella vita ci è stata chiesta una cosa del genere. Quando al compleanno ci dicono prima di spegnere le candeline di esprimere un desiderio o da qualche parte dicono di tirare una monetina in un pozzo esprimendo un desiderio…
Nella letteratura e nel cinema vediamo molte storie su questo tema, quello dei desideri. Sembra che in fondo vorremmo tutti che il genio della lampada esaudisse i nostri.
1. Custodiamo tutti dei desideri nel cuore

Al di là dei racconti, tutti abbiamo dei desideri. Perché? È sbagliato averne? È male esprimerli? Quando chiediamo che si realizzino, a chi lo chiediamo?
Avere dei sogni non è sbagliato. Desideriamo la salute, che le cose migliorino, che si scopra la cura per qualche malattia. Desideriamo un buon lavoro, che un familiare recuperi la salute, alcuni desiderano trovare la ragazza o il ragazzo ideale per formare una famiglia, e la lista potrebbe continuare.
Desideriamo molte cose, dalle più profonde e importanti a quelle più semplici e leggere. Tutte rispondono al desiderio che ha l’essere umano del bene, del bello e della verità – in fondo il desiderio di essere felice.
2. Tra tanti desideri, cosa succede con quelli negativi?

Credo che i desideri positivi siano stati posti da Dio nel più profondo del nostro essere, ma c’è un dato che non possiamo dimenticare: ci sono anche desideri negativi, che rispondono alla distorsione di questi grandi aneliti.
Distorsione provocata dal peccato, che fa sì che ci sviamo cercando o desiderando qualcosa di negativo come se fosse positivo. Non è un dato irrilevante, visto che senza di questo ci costerebbe molto capirci.
San Paolo stesso lo spiega dicendo: “Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio” (Rm 7,15).
È importante saper identificare i desideri negativi e lottare per sradicarli dalla mente e dal cuore. Non si tratta di reprimere i desideri, ma di indirizzarli verso il bene, verso ciò che ci renderà veramente felici.
Detto questo, potremmo affondare in ciò a cui anela il nostro cuore, e un elemento fondamentale che ci ha dato il Signore Gesù è scoprire dov’è posto il nostro cuore, perché la nostra vita lo seguirà. “Dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,21).