L’apostolo Paolo ha dichiarato che non abbiamo più bisogno di sacrifici di animali: siamo stati lavati e redenti dal sangue di Gesù, l’Agnello pasqualeI sacrifici di animali nella Bibbia sono uno dei vari temi su cui le Sacre Scritture suscitano oggi perplessità. Come spiegarli?
Nella sua rubrica di domande e risposte sul quotidiano O São Paulo, dell’arcidiocesi di San Paolo, padre Cido Pereira ha ricevuto una domanda dalla lettrice Cecília Carvalho, di Carmo do Rio Claro (Mato Grosso, Brasile), che afferma di essere rimasta scioccata dal sacrificio di animali descritto nel capitolo 29 del libro dell’Esodo e chiede: “Padre, Dio chiedeva queste pratiche?”
Ecco la risposta di padre Cido:
“Cecília, questo testo del capitolo 29 del libro dell’Esodo parla di come i sacerdoti dovevano agire nel tempio al momento di offrire sacrifici a Dio. Lei dice di essere rimasta molto impressionata e di aver avuto perfino degli incubi al riguardo. Cecília, quando lei cuoce una bella bistecca a casa sua o fa una grigliata con gli amici prova la stessa cosa? Gli animali vengono uccisi e fatti a pezzi per nutrirci.
Ricordi, Cecília, che Dio ha posto l’uomo sulla Terra e gli ha dato frutti e animali per nutrirsi. Non c’è niente di male, a patto che non siamo crudeli con gli animali, non li uccidiamo tanto per farlo, non li facciamo soffrire, non li torturiamo e non li lasciamo senza cibo e acqua.
Sacrifici di animali nella Bibbia
Sorella mia, le forme di sacrificio nel tempio erano molte. C’era l’olocausto, in cui l’animale, dopo essere stato abbattuto, veniva bruciato interamente, tranne il cuoio, in segno di espiazione dei peccati.
C’era anche un sacrificio per fare cosa gradita a Dio ed entrare in comunione con Lui: parte della carne veniva offerta a Dio e bruciata, un’altra parte restava al sacerdote, mentre la terza porzione era dell’offerente, che la mangiava con la famiglia e gli invitati.
Gli animali offerti a Dio dovevano essere perfetti, e si offrivano solo quelli le cui carni potevano essere mangiate.
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Ricordate cos’è accaduto dopo la nascita di Gesù? Giuseppe e Maria, in azione di grazie, Lo hanno presentato al tempio e hanno offerto a Dio una coppia di colombi. Era il sacrificio dei poveri, visto che i ricchi offrivano buoi, pecore e arieti.
Bisogna ricordare, però, sorella mia, che grazie a Dio la Bibbia rifiuta i sacrifici umani. Si ricordi che Dio non ha voluto il sacrificio di Isacco, che pure Abramo era disposto a fare.
Per concludere, non dimentichi quello che ha detto l’apostolo Paolo: ora non abbiamo più bisogno del sacrificio di animali. Siamo stati lavati e redenti dal sangue di Gesù, l’Agnello pasquale”.