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Dopo l’attentato, la messa di riparazione nella cattedrale di Nizza

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ERIC GAILLARD / AFP

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 01/11/20

Un rito necessario per tornare a celebrare dopo un grave atto commesso in una chiesa. A Lione ferito con colpi di pistola un prete ortodosso. Ma, in questo caso, il movente non sarebbe legato al terrorismo

Una messa di riparazione nel giorno di Ognissanti per tornare a celebrare i riti religiosi della cattedrale di Notre Dame a Nizza. Nel principale luogo culto della città francese, giovedì scorso c’è stato un grave attentato, in cui hanno perso la vita  tre persone. L’omicida è un estremista islamico, su cui pende l’accusa di terrorismo.

Rito necessario dopo l’attentato

L’Eucaristia delle ore 18:00 nella chiesa più importante di Nizza sarà preceduta da un “rito penitenziale” (messa) di riparazione, celebrato, come spiega il comunicato della diocesi, “quando un atto gravemente lesivo, come l’omicidio, viene commesso in una chiesa. È pertanto fondamentale per la ripresa delle celebrazioni religiose nell’edificio interessato”.

La preghiera

Sul sito, la diocesi di Nizza ha pubblicato anche una speciale preghiera per le vittime e i loro familiari, che sarà dedicata in particolare a loro la messa di riparazione di Ognissanti. A presiederla – informa un comunicato della diocesi – sarà l’ordinario locale, monsignor André Marceau,alla presenza di tutti i sacerdoti della città francese e a quelli della parrocchia di Notre-Dame (Vatican News, 1 novembre).




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L’attentato al prete ortodosso a Lione

Intanto dopo l’attentato alla cattedrale di Notre Dame a Nizza, la Francia è sotto choc per una nuova aggressione avvenuta il 31 ottobre a Lione, di cui ancora non si conosce il movente. Un prete ortodosso di 52 anni, Nikolaos Kakavelakis, di nazionalità greca, è stato ferito da due colpi d’arma da fuoco all’addome. L’episodio è avvenuto nel settimo arrondissement, vicino a una chiesa greco ortodossa. Secondo fonti citate dalla tv Bfm, il prete stava per lasciare la diocesiin seguito a «diverse dispute con persone della sua comunità» (TgCom, 1 novembre).

Era a fine mandato

Padre Nikos era responsabile della chiesa ortodossa greca di Lione da 8 anni ed era giunto a fine mandato. Avrebbe dovuto lasciare la sede e l’appartamento che occupava con la moglie e i due figli al piano superiore dell’edificio ed essere sostituito da un altro prete, già nominato.

Fermato il sospetto aggressore

L’aggressore è in fuga, anche se stando al quotidiano locale Le Progres un sospetto è stato arrestato in tarda serata di ieri. Sulla vicenda, il sindaco di Lione, Gregory Doucet, ha detto ai giornalisti che «nessuna pista viene privilegiata e nessuna esclusa al momento». Il religioso sarebbe stato medicato sul posto prima di essere portato via in ambulanza, sarebbe in prognosi riservata ma cosciente, il prete ferito è greco, ha 52 anni (Euronews Italiano, 1 ottobre).




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Problemi nella comunità greco-ortodossa?

Secondo Le Monde la causa dell’attacco odierno potrebbe essere legato a un conflitto di lunga data all’interno della piccola comunità greco-ortodossa della città – comprese le accuse di frode contro Kakavelakis che sono state respinte all’inizio di quest’anno da un tribunale di Lione (La Repubblica, 31 ottobre).

Il prete greco ortodosso, infatti, era stato coinvolto due anni fa in una oscura vicenda che lo vedeva accusato da un ex monaco greco ortodosso, Jean-Michel Dhimoila, di appropriazione indebita di fondi e molestie sessuali. Nel processo per diffamazione che il prete ferito aveva intentato al suo accusatore, e quest’ultimo era stato condannato.


BLASPHEMY

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