Nella commemorazione dei fedeli defunti, misure per evitare gli assembramenti dove sono proibiti per il coronavirusPapa Francesco ha autorizzato l’estensione a tutto il mese di novembre delle indulgenze plenarie per i fedeli defunti di fronte alla situazione d’emergenza di quest’anno per via della pandemia di Covid-19, con adattamenti speciali a livello di azioni e condizioni.
L’obiettivo del Pontefice è la sicurezza dei fedeli che ricordano i propri cari defunti in occasione della commemorazione del 2 novembre.
Secondo un decreto pubblicato il 22 ottobre attraverso la Penitenzieria Apostolica, il Vaticano ha ricevuto quest’anno molte richieste da parte dei sacerdoti per adattarsi ai tempi di pandemia e commutare “le pie opere per conseguire le indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio”.
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L’amministrazione delle indulgenze della Chiesa cattolica a Roma spiega che per ottenere il perdono totale o completo ed evitare assembramenti dove sono proibiti è stato stabilito quanto segue per più giorni del mese di novembre:
- la persona visiti un cimitero e preghi per i defunti anche soltanto mentalmente. Prima si parlava solo di singoli giorni dal 1° all’8 novembre, mentre ora i giorni possono essere scelti liberamente dai fedeli e potranno anche essere tra loro disgiunti;
- l’indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti visitano piamente una chiesa o un oratorio e vi recitano il Padre Nostro e il Credo, “può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli”.
- “Gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti”.
La Penitenzieria Apostolica ricorda le preghiere tradizionali, “ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli”, e invita i fedeli a intrattenersi “nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti”, o a compiere “un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita”.
Il decreto afferma infine che, poiché le anime del Purgatorio vengono aiutate dai suffragi dei fedeli, tutti i sacerdoti sono “vivamente invitati a celebrare tre volte la Santa Messa il giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti”.
Si ricorda anche che per quanto riguarda le condizioni spirituali per conseguire pienamente l’indulgenza è bene ricorrere alle indicazioni emanate nella nota “Circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di pandemia”, emessa dalla Penitenzieria Apostolica il 19 marzo 2020.
In quel decreto, si concedevano, tra le altre disposizioni, indulgenze ai fedeli che hanno contratto il Covid-19 e agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che se ne prendono cura in qualche modo.
Lunedì 2 novembre, Papa Francesco celebrerà la Messa per i defunti presso il Cimitero Teutonico del Vaticano in forma strettamente privata, senza fedeli per via della pandemia. Al termine della Messa rimarrà da solo in preghiera nel cimitero, per poi spostarsi nelle Grotte Vaticane per rendere omaggio ai Successori di Pietro defunti.
Anche per le altre celebrazioni programmate ci sarà una presenza ristretta per via della pandemia.
Giovedì 5 novembre, alle 11.00 il Pontefice celebrerà presso l’altare della Cattedra della basilica vaticana la Messa in suffragio dei cardinali e vescovi venuti a mancare durante l’anno.
A causa della pandemia e per un caso di Covid-19 individuato nell’udienza generale di mercoledì 28 ottobre, il Papa celebrerà le prossime udienze generali dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano senza fedeli e pellegrini, solo con un ristretto gruppo di collaboratori.