Le turbolenze dei figli adolescenti sono spesso legate al grado di tossicità delle amicizie frequentate. Consigli per quando è il caso di allarmarsi e cosa fare
Nell’esperienza dei genitori con figli adolescenti uno dei motivi principali di preoccupazione risiede nelle relazioni extrafamiliari che i ragazzi coltivano di persona o mediante la Rete, la quale consente loro – anche in tempi di pandemia – di mantenersi sempre in contatto con i pari. Ne parla in maniera approfondita la dottoressa Elena Buday, psicologa e psicoterapeuta, in un articolo sul nuovo numero di Psicologia contemporanea.
Figli adolescenti e nuova “famiglia sociale”
Gli adulti, nell’infanzia assoluti gestori della socialità dei propri figli, con l’arrivo dell’adolescenza vengono sempre più emarginati, quando non addirittura esclusi dalla nuova “famiglia sociale” in cui essi cominciano a riconoscersi.
Processo di separazione ed individuazione
Lo sviluppo di nuove amicizie, e di una vita sociale non più legata unicamente alle relazioni familiari, spiega la psicologa, è una delle componenti fondamentali di quel più vasto processo di separazione ed individuazione del ragazzo che lo porterà a definire la sua identità, divenendo un soggetto altro dai suoi genitori e dalle loro aspettative.
In questo passaggio esistenziale, continua l’autrice, l’identità dell’adolescente è in fase di definizione per cui è particolarmente influenzabile dal contesto ambientale e dai relativi influssi.
Tendenza alla trasgressione
È presente una tendenza alla trasgressione nella ricerca dei propri valori personali, e il controllo delle emozioni è ancora labile con il rischio di esserne travolti o di difendersene cercando di anestetizzarle: tutto ciò rende l’adolescente estremamente vulnerabile di fronte ai condizionamenti sociali ed amicali.
La favola di Pinocchio che nel suo percorso di autonomia incontra sulla sua strada vari compagni che lo fanno deragliare dalla retta via è al riguardo emblematica.

Quando preoccuparsi?
Quali sono quindi gli indicatori che devono far preoccupare i genitori allarmati perché i loro figli adolescenti appaiono irriconoscibili, facendo temere loro che essi frequentino brutte compagnie e, nonostante i sani insegnamenti trasmessi in famiglia, stiano incamminandosi su cattive strade?

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I livelli di allarme
Leggero: si evidenziano importanti cambiamenti nei gusti, di linguaggio, di atteggiamenti, abitudini, tipo di musica ascoltata e canticchiata (ad esempio il ragazzo comincia a ripetere continuamente le strofe impronunciabili di uno dei tanti rapper che spopolano al momento).
Moderato: si assiste alla vivace contestazione dell’autorità genitoriale, dei valori trasmessi e delle regole domestiche in relazione ai principi che informano il gruppo di pari frequentato (ad esempio l’adolescente pretende di stare fuori tutta la notte e rientrare a casa all’alba dopo aver fatto colazione con gli amici, o commenta come inutile frequentare la scuola affermando che quello che essa propone sono tutte cavolate, a differenza di quanto di interessante trae dalle sue compagnie reali e virtuali).
Grave: si registra l’impossibilità di esercitare un minimo controllo educativo, il fatto che la scuola viene abbandonata o lungamente disertata, la messa in atto di comportamenti illegali o rischiosi, l’uso di sostanze stupefacenti.
Allarme grave
Quando ci si trova di fronte a queste ultime situazioni le origini del problema difficilmente possono essere ricondotte esclusivamente alla frequenza del ragazzo con gruppi di riferimento devianti, spiega la dottoressa. Generalmente si tratta dell’emergenza di difficoltà evolutive più generali e antiche che attengono al contesto ambientale nel suo complesso.
In questi casi è essenziale che la famiglia si rivolga ad un serio professionista in quanto è elevato il rischio che si strutturino stabilmente disturbi comportamentali o della personalità nel suo insieme.
Allarme lieve
Quando invece le situazioni sono quelle tipiche dell’allarme lieve, esse non costituiscono quasi mai aspetti significativamente problematici, ma riconducibili alla fisiologica dinamica di contestazione e differenziazione insita nel processo evolutivo dell’adolescenza.
Allarme moderato
Nel caso di segnali inquadrabili nell’allarme moderato è consigliabile almeno consultarsi con un esperto per decodificare correttamente il significato ed il peso specifico da attribuire alle manifestazioni osservate, senza spaventarsi, sottolinea Buday, ma anche senza minimizzare.

Consigli di massima per i genitori di figli adolescenti
Alcuni consigli forniti dalla dottoressa Buday che insegna e fa parte del comitato scientifico della Scuola di psicoterapia dell’Adolescenza del Giovane adulto:
Non “paranoicizzare”
Se di fronte a figli adolescenti che non si riconoscono più e che destano preoccupazioni per i loro comportamenti è comprensibile sospettare che la causa risieda nella frequenza di cattive compagnie, è quasi sempre opportuno da parte dei genitori contenere la tendenza a “paranoicizzare” questi rapporti. In quanto ciò impedisce loro di vedere la situazione evolutiva dei ragazzi a tutto tondo, e fornire il miglior aiuto di cui hanno bisogno.
Dare strumenti per riconoscere i pericoli
È illusorio pensare di poter proteggere i figli adolescenti da tutti i rischi del mondo esterno. Ciò che è veramente importante è cercare di dare loro strumenti per riconoscere i pericoli, non commettere errori quando e per quanto è possibile, e farne invece positivamente tesoro in caso contrario.