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Nell’arte floreale per la liturgia quali sono i fiori della Vergine Maria?

KULT MARYJNY W KOŚCIELE

Renata Sedmakova | Shutterstock

Silvia Lucchetti - pubblicato il 30/10/20

Don Danilo Priori, "il sacerdote che parla a Dio con i fiori", è un grande esperto dell'arte floreale per la liturgia. Ieri è iniziato a Roma il suo corso gratuito per apprendere questa bellissima arte!

È cominciato ieri il corso gratuito di arte floreale per la liturgia tenuto da don Danilo Priori, “Il sacerdote che parla a Dio con i fiori”, grande esperto e appassionato della materia. Il corso, con cadenza quindicinale, si svolgerà presso la parrocchia di San Martino I Papa a Roma, zona San Giovanni. Don Danilo diplomato presso l’Istituto italiano decorazione floreale amatoriale, ha frequentato anche il corso di arte floreale per la liturgia a cura delle Pie Discepole.

L’arte floreale per la liturgia

In una bella intervista di qualche anno fa a TV2000 ha detto:

L’arte floreale utilizza delle tecniche per poter abbellire dei luoghi, ma quando questa bellezza deve essere trasferita nel luogo in cui si celebra il Signore, ovviamente cambia. Non è più semplicemente una decorazione ma deve essere presenza della bellezza divina.

La passione per i fiori messa al servizio di Dio

E con queste parole ha espresso il significato profondo del suo servizio:

A me è sempre rimasta impressa una frase di San Giovanni Paolo II quando scriveva agli artisti e diceva che utilizzando la bellezza nella loro espressione artistica, ed io reputo l’arte floreale della liturgia un’espressione artistica, si partecipa al pathos creativo di Dio. E dunque per me realizzare una composizione floreale significa partecipare a quella bellezza e fare tanta attenzione a quello che viene celebrato. Il fiorista arriva e pone lì la composizione, chi lo fa come arte floreale al servizio della liturgia ovviamente sta attento al luogo in cui si trova, al tipo di celebrazione, e soprattutto fa attenzione alle letture che vengono proclamate.




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I 3 livelli del corso di arte floreale per la liturgia

Il corso di arte floreale per la liturgia è organizzato su tre livelli: competenze teoriche in ambito liturgico, in ambito biblico e competenze tecniche per la realizzazione delle composizioni floreali.

L’arte floreale per la liturgia: un’umile servizio

Spiega il sacerdote che i corsi di arte floreale per la liturgia nascono per preparare in maniera consapevole e bella gli spazi liturgici in cui si svolgono le celebrazioni. Perciò è necessario unire alla tecnica dell’arte floreale la conoscenza della teologia liturgica. In questo modo:

Il sapere diventa fare, un umile servizio – quello dell’arte floreale per la liturgia – da mettere a disposizione della comunità parrocchiale.

La scelta del colore

La scelta del colore è fondamentale per chi vuole fiorire a livello liturgico – spiega nell’intervista a TV2000 don Danilo – perché la liturgia ci indica alcuni colori, il bianco, il rosso, il viola e il verde, a seconda del tempo liturgico in cui andiamo a celebrare. Nello specifico il colore mariano viene associato con il celeste. Ma è il bianco che in realtà che identifica le feste e le solennità mariane.

I colori del tempo liturgico

Il bianco simboleggia la gioia e la purezza, è legato in particolare all’adorazione di Gesù e della Madonna e agli Uffici pasquali e natalizi. Simboleggia anche la risurrezione, il Cristo risorto nell’esultanza della Fede.




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Il verde, simbolo di speranza, costanza e ascolto perseverante. Accompagna il tempo ordinario.

Il colore viola richiama la penitenza, l’attesa e il lutto. Viene utilizzato in particolare durante l’Avvento e la Quaresima. I paramenti liturgici viola caratterizzano le Messe per i defunti, nelle quali possono essere sostituiti da paramenti di colore nero.

Il rosso simboleggia la passione di Cristo e il sangue versato nel martirio da lui e dai santi. Per questo viene utilizzato per i paramenti liturgici la domenica delle Palme, il Venerdì santo, a Pentecoste, nelle celebrazioni dedicate alla Passione del Signore, nelle feste degli Apostoli, degli evangelisti e dei Santi Martiri.

Il celeste si utilizza soprattutto per le celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria.

Il rosa, indica gioia e solennità per la III domenica di Avvento e la IV domenica di Quaresima.

L’oro simboleggia la regalità e può sostituire tutti i colori in ogni occasione, sebbene di solito venga utilizzato solo in alcune Solennità di particolare importanza. (holyart.it)

Nell’arte floreale per la liturgia quali sono i fiori di Maria?

Quali sono i fiori di Maria e che significato hanno? Don Danilo sempre nell’intervista che abbiamo già citato offre alcune interessanti spiegazioni:

La rosa

Certamente noi quando andiamo a proclamare le litanie lauretane tra le varie troviamo Maria Rosa Mistica e quindi associamo immediatamente il nome di Maria alla rosa, che è considerata la regina del giardino, il fiore più bello.
LA ROSE BLANCHE
© Pixabay

Il narciso

Il Narciso è il simbolo della bellezza, si rifà alla mitologia. Maria è quella che invece umile e pur essendo la più bella di tutte le donne non si vanta della sua bellezza, anzi, la dona ai suoi figli. Il narciso è citato soprattutto nel Cantico dei Cantici.
NARCISSUS
Public domain

Il giglio

 Il giglio bianco invece è simbolo di purezza, di attesa. Ma soprattutto bisogna riconoscere che il giglio è apertura, disponibilità al volere di Dio. Una sorta di affidamento al disegno di Dio. E’ il “sì” di Maria. Lo troviamo spesso nei dipinti dell’annunciazione ai piedi di Maria. Già aperto perché è pronto ad accogliere l’annuncio del Signore, accogliere lo Spirito Santo.
WEB LILY LILLY FLOWER PURITY Shutterstock
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RAGAZZA, PAPAVERO, PRATO

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