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Chi è il nuovo cardinale cileno, che si è destreggiato tra crisi e catastrofi?

MONS AON
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Pablo Cesio - pubblicato il 26/10/20
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Il profilo del frate cappuccino nominato cardinale da Papa Francesco il 25 ottobre“Ho incontrato il Dio delle sorprese”. Così ha risposto monsignor Celestino Aós, arcivescovo di Santiago del Cile, a un’intervista di Radio María Chile la settimana scorsa quando gli è stato chiesto del suo sesto anniversario episcopale, che ha celebrato il 18 ottobre. E che sorpresa avrà avuto quando Papa Francesco lo ha annunciato come nuovo cardinale domenica 25 ottobre!

Chi è monsignor Aós

Spagnolo di nascita, originario della Navarra, a 10 anni – il 16 agosto 1955 – è entrato come aspirante nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e il 16 settembre 1967 ha realizzato la professione perpetua, dopo aver studiato Filosofia e Teologia nelle città spagnole di Saragozza e Pamplona rispettivamente.

Ecco il messaggio di Aós dopo aver saputo che verrà creato cardinale, in cui ribadendo il messaggio francescano “Pace e bene” ha chiesto di costruire la pace in Cile:

Nel marzo 2019, il Papa ha scelto monsignor Aós, che è anche psicologo, ha esperienza nella giustizia ecclesiastica e vive in Cile dal 1983, come Amministratore Apostolico per Santiago.

Nel dicembre dello stesso anno, Francesco lo ha nominato arcivescovo della capitale cilena, e in questa veste ha dovuto accompagnare sacerdoti e comunità segnati dalla profanazione e dall’incendio di varie chiese e dagli abusi sessuali da parte di membri del clero, esortando anche a raggiungere un nuovo patto sociale.

“Credo che debbano verificarsi cambiamenti profondi, ma i cambiamenti profondi non riguardano solo le strutture, ma anche le persone. È indubbio che si debbano cambiare la Costituzione e certe strutture, ma è altrettanto indubbio che si debba cambiare la persona che è disposta ad andare a dare alle fiamme un bene pubblico o a insultare l’altro”, ha affermato.

Monsignor Aós si è recato alla chiesa La Asunción subito dopo che è stata data alle fiamme il 18 ottobre, evento che ha provocato, tra le altre cose, la caduta del campanile.

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“Nella parrocchia La Asunción l’unica cosa rimasta intatta è un’immagine della Madonna, di Nostra Signora di Guadalupe. È una dimostrazione del fatto che non siamo soli, che la abbiamo come Madre”, ha commentato.

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