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L’amore: un volto che ci afferra e diventa l'”unico”, per sempre

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Matrimonio cristiano - pubblicato il 26/10/20
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La precisione dell’amore: un volto, quel volto, una vita consegnata e accolta, il senso profondo in poche parole e silenzi pieni.Di Federica Lampugnani

Quante domande affiorano nella mente ogni volta che ci avviciniamo o sostiamo dentro relazioni che provocano in noi il totale smarrimento di fronte al non sapere come provare ad amare. Non c’è equazione più complessa, forza più inafferrabile o logica più incomprensibile del sentirsi “afferrati” per un volto, un nome che si fa unico.

E’ una traiettoria molto concreta, tanto facilmente drammatica e dolorosa, quanto il senso per cui si sceglie di lavorare ed esserci come noi. Senza tuttavia smarrire spazi e differenze necessarie a che ci sia un incontro semplice. E proprio perché semplice essenziale.

Il grande paradosso dell’amore, così lontano dal dirsi “ti amo” e distante dalle visioni romantiche, è tutta la vita che si porta in un punto di una nuova costante. Dove le certezze, quelle fondative si fanno silenziose e acquistano senso poche parole profonde. Uomini e donne che diventano, insieme, amati e amanti per ogni giorno e per ogni notte. L’uno per l’altra. Una famosa poesia traduce tutto questo semplicemente nel valore di un abbraccio:

 

ci si avvicina lentamente

eppure senza motivo apparente

poi allargando le braccia

si mostra il disarmo delle ali.

E infine si svanisce

insieme

nello spazio di carità

tra te

e l’altro



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La precisione dell’amore, così vulnerabile, nudo e spoglio, conosce tempi naturali di cura, vicinanza e lontananza. E’ certo che ogni gioia, ogni partenza, ogni addio, è un passo – una virgola – per trasformare le ragioni – quelle umane –  che chiedono una carezza gentile. “Solo, non temere. Tu sei prezioso ai miei occhi”.

Federica

 

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA MATRIMONIO CRISTIANO