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Don Bosco e l’angelo custode: “Se state in pericolo, invocatelo!”

FATHER GIOVANNI BOSCO
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 26/10/20
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Da Silvio Pellico al cane Grigio: le volte in cui don Giovanni Bosco è stato salvato dal suo spirito celeste. Ecco i suoi racconti

Don Giovanni Bosco, il fondatore della congregazione dei Salesiani, era molto devoto agli angeli, tanto da aver voluto celebrare la sua prima Messa, il 6 giugno 1841, proprio all’altare dedicato all’angelo custode nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Torino.

Se vi trovate in qualche pericolo di anima o di corpo, invocate il vostro angelo custode, e state certi che ne avrete aiuto”, raccomandava sempre ai ragazzi dell’oratorio. Uno di loro, che faceva il muratore, stava lavorando all’altezza di un quarto piano quando improvvisamente sentì cedere l’impalcatura sulla quale si trovava con due compagni. Mentre precipitava si ricordò delle parole di don Bosco e chiamò con fede l’angelo custode. L’invocazione fu efficace: gli altri due morirono all’istante, mentre lui si rialzò dalle macerie perfettamente illeso.

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Don Bosco e Silvio Pellico

Questo straordinario episodio diede lo spunto a don Bosco per comporre un libretto intitolato Il devoto dell’angelo custode, stampato nel 1845. In quel tempo, udendo un gruppo di operai che cantavano i loro stornelli ben ritmati, li imparò subito e ne trascrisse le note.

Quindi chiese a Silvio Pellico, il patriota divenuto famoso per il libro “Le mie prigioni”, di comporre alcuni versi per una piacevole canzoncina all’angelo custode. Pellico accettò e ne venne fuori una popolarissima canzone che piaceva tanto ai giovani del oratorio torinese.

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Wikimedia | P.V.

Minacce, aggressioni e tentativi di avvelenamento

Don Bosco risulta il solo uomo che abbia avuto un cane per angelo custode, o al limite un angelo che si mascherava da cane… Sulla sua stupefacente vicenda scherzava egli stesso: “Dire che era un angelo farebbe ridere. Ma non si può dire nondimeno che fosse un cane come gli altri”.

In sostanza, la fama che aveva cominciato a circondare don Bosco gli era costata minacce, aggressioni e tentativi di avvelenamento da parte di gruppi massonici e di sette evangeliche piemontesi che non vedevano di buon occhio l’impegno del sacerdote. Il vecchio capannone, chiamato Casa Pinardi, dove aveva installato la sua fondazione si trovava in un sobborgo torinese oscuro e deserto.


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Il cane “Grigio”

Una sera piovosa del novembre 1854 don Bosco rientrava da solo a casa, quando tutt’a un tratto un gigantesco molosso dal pelo grigio scuro, uscito da chissà dove, gli si piazzò dinanzi. Il cane era così impressionante che don Bosco si fermò di colpo con il respiro bloccato, ma l’animale lo guardava con grandi occhi dolci, agitando la coda, e si andò a sdraiare ai suoi piedi leccandogli le dita.

Da quella sera il cane, battezzato Grigio, divenne familiare per don Bosco, che aveva anche provato a chiedere se fosse di qualche contadino dei dintorni: vane ricerche, poiché nessuno aveva mai visto la bestia.

DON BOSCO

Shutterstock-Taras Verkhovynets-Renata Sedmakova

Casa Pinardi

Trascorsa qualche settimana il sacerdote si trovò nuovamente a percorrere da solo quella strada, quando si accorse che due uomini lo stavano inseguendo. Lo raggiunsero e gli gettarono un sacco di tela sulla testa, ma d’improvviso piombò su di loro Grigio, abbaiando e mordendo come una muta di cani.

Aggressioni di questo genere si ripeteranno e ogni volta Grigio comparirà dal nulla, mettendo in fuga i malfattori, anche armati. Nell’intervallo fra tali episodi, nessuno lo vedrà circolare per le strade. Quelle rare volte in cui si presentò a Casa Pinardi non prese mai nulla da mangiare o da bere, cosa singolare in un randagio.


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La sparizione

Questa protezione durò a sufficienza per far stancare gli aggressori. Da quel momento Grigio sparì dalla vita di don Bosco altrettanto misteriosamente come vi era entrato. Nel 1864 il sacerdote, che non aveva rivisto il cane da quasi dieci anni, stava recandosi a casa di amici, ma aveva smarrito la strada. Improvvisamente una rasposa linguata sulle dita gli fece abbassare gli occhi: era Grigio, che accompagnò don Bosco fin sulla soglia degli amici e poi andò via.

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St. John Bosco. During his life a huge grey dog would often appear and protect him from violent men.

32 anni dopo

Dopo altri diciannove anni, nel 1883, a don Bosco capitò nuovamente di perdersi. Neanche il tempo di allarmarsi e Grigio era là, affettuoso e scodinzolante, senza un pelo bianco e con il sicuro senso dell’orientamento che tante volte aveva già manifestato. Trentadue anni erano ormai trascorsi dal primo incontro, stupefacente longevità per un cane…


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