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Monsignor Pizzaballa nominato Patriarca di Gerusalemme dei Latini

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Vatican News - pubblicato il 24/10/20
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Papa Francesco ha nominato Patriarca di Gerusalemme dei Latini monsignor Pierbattista Pizzaballa O.F.M., finora Amministratore Apostolico in sede vacante della medesima circoscrizione, trasferendolo dalla sede titolare di VerbeL’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, è stato nominato Patriarca di Gerusalemme dei Latini. Nato il 21 aprile 1965 in Cologno al Serio, diocesi e provincia di Bergamo, si è formato nel Seminario minore della Provincia francescana di Cristo Re, a Bologna, nel settembre 1976, e il 5 settembre 1984 ha iniziato il noviziato nel convento di La Verna. Qui ha emesso la professione temporanea il 7 settembre 1985, a Bologna il 14 ottobre 1989 la professione perpetua. Dopo il primo ciclo di studi filosofico – teologici, ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma. Il 27 gennaio 1990 è stato ordinato diacono e il 15 settembre 1990 presbitero nella Cattedrale di Bologna dal cardinale Giacomo Biffi.

La presenza in Terrasanta

Arrivato nella Custodia di Terra Santa il 7 ottobre 1990, Pizzaballa ha completato gli studi di specializzazione allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme nel 1993. In seguito è stato professore di Ebraico biblico alla Facoltà Francescana di Scienze Bibliche e Archeologiche di Gerusalemme. Ha iniziato il servizio nella Custodia di Terra Santa il 2 luglio 1999. Il 9 maggio 2001 è stato nominato Guardiano del convento dei Santi Simeone e Anna a Gerusalemme. Impegnato nella pastorale dei fedeli cattolici di espressione ebraica, è stato nominato Vicario Patriarcale nel 2005 fino al 2008. Il Definitorio Generale dell’Ordine dei Frati Minori lo ha eletto Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion nel maggio 2004, incarico che ha mantenuto fino all’aprile 2016. Il 24 giugno 2016 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Titolare di Verbe e Amministratore Apostolico sede vacante della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini. Il 10 settembre, nella cattedrale di Bergamo, è stato consacrato vescovo dal cardinale Leonardo Sandri.



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Una testimonianza a difesa della dignità di ciascuno

Tra i suoi libri ricordiamo “Il potere del cuore” (Edizioni Terra Santa, 2016). Un testo prezioso in cui – come si legge dalla prefazione di Romano Prodi – emerge la testimonianza di chi, “anche nei contesti più prestigiosi (università e parlamenti) oltre che in centinaia di incontri e convegni internazionali, crede nella comprensione reciproca e nella costruzione paziente della cultura della pace e dei diritti”. Molteplici negli anni gli appelli di cui Pizzaballa si è fatto portavoce per tutelare una società, quella mediorientale, che “è sempre stata culturalmente e religiosamente pluriforme. “Oggi assistiamo al rifiuto a riconoscere questa diversità – ha più volte dichiarato – dove ciascuno ha la sua dignità e i suoi diritti”. Nella meditazione al Vangelo di Domenica 25 ottobre, Pizzaballa ricorda che “chi ama Dio non può non arrivare ad amare il prossimo. Chi pretende di amare solamente Dio, chi usa questo per non sporcarsi le mani alla fine arriva a non amare nessuno, né Dio, né il prossimo, ma solo se stesso. Non basta amare Dio: sarebbe molto più semplice, il tutto si concentrerebbe e si esaurirebbe nel culto, nell’osservanza, nella preghiera”.



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Sempre all’insegna del dialogo tra fedi e culture

“Siamo molto felici per questa nomina – dichiara a Vatican News Giuseppe Caffulli, direttore delle Edizioni Terra Santa – siamo sicuri che la sua presenza a Gerusalemme sarà un aiuto ulteriore per tutta la Chiesa di Terra Santa, per camminare unita attorno al suo pastore. La sua opera a Gerusalemme continua a essere un punto di riferimento non solo per la Chiesa latina, ma anche in ambito ecumenico e nel dialogo interreligioso”. Nel numero di maggio-giugno scorso della rivista Terrasanta, Pizzaballa aveva affermato che la regione non può dipendere esclusivamente dall’aiuto esterno. “Sostenere economicamente la Chiesa di Gerusalemme è un elemento costitutivo della nostra identità, della nostra storia e della tradizione della Chiesa universale. Ma la Chiesa di Gerusalemme – avvertiva – deve prevedere di organizzarsi in maniera da diventare il più possibile autosufficiente. È un cambiamento di mentalità molto importante”.