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Strangolata dal compagno durante il lockdown, riceve la laurea dopo la morte

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Lorena Quaranta | Facebook

Silvia Lucchetti - pubblicato il 22/10/20

Lorena Quaranta, strangolata dal compagno a marzo mentre era in procinto di laurearsi, è stata proclamata dottoressa in Medicina nell’ateneo messinese: il suo sogno era fare la pediatra

L’edizione del 21 ottobre del Messaggero reca una notizia che getta uno spiraglio di luce e speranza sulla tragica fine di Lorena Quaranta, 27 anni, studentessa di Medicina all’Università di Messina. Era il 31 marzo di quest’anno, il Paese era in pieno lockdown, quando i media riportarono la notizia che a Furci Siculo in provincia di Messina era avvenuto un delitto orribile: questa ragazza era stata strangolata dal compagno, studente in Odontoiatria, a cui era legata da tre anni, e con cui a settembre del 2019 era andata a convivere in questo piccolo centro del messinese.

Strangolata e uccisa dal compagno

Lorena è stata strangolata dal compagno al culmine di un litigio e lui, dopo aver tentato di tagliarsi le vene, ha chiamato i carabinieri per denunciare quanto accaduto. Voleva diventare una pediatra Lorena, e l’ateneo siciliano ha deciso di realizzare postumo quel sogno proclamandola dottoressa in Medicina e Chirurgia con il voto di 110 e lode nel corso di una commovente cerimonia in Aula Magna, consegnando la pergamena di laurea ai familiari della studentessa.

La tesi discussa dall’amica

L’amica e collega Vittoria Patorno ha discusso la tesi di Lorena dal titolo: “Immunodeficienze selettive: la candidiasi mucocutanea cronica” al cospetto della Commissione presieduta dal rettore dell’Università, Salvatore Cuzzocrea: una seduta di laurea in piena regola con tanto di relatore, parenti e colleghi presenti alla cerimonia. Il professor Carmelo Damiano Salpietro, relatore della tesi, ha voluto così ricordare durante la seduta la giovane studentessa strangolata dal compagno:

La cosa che più ricordo di lei era il suo entusiasmo per ciò che stava facendo. Quando è stata accolta in reparto ha subito simpatizzato con i colleghi e con i pazienti, soprattutto quelli più piccoli.

Sarebbe stata una bravissima pediatra

E poi:

A Natale mi fece recapitare un biglietto d’auguri in cui mi svelò il suo più grande sogno, cioè diventare pediatra. Sono sicuro che lo avrebbe realizzato e sarebbe stata bravissima, preparata e competente, come lo è stata durante le ricerche per la sua tesi. (Ibidem)

Le immagini toccanti della cerimonia grazie al servizio di Tempostretto TV Messina:

Il giorno delle esequie

Lorena era originaria di Favara nell’agrigentino, dove il suo funerale, nonostante il lockdown, aveva visto la partecipazione di tantissime persone incredule di quanto accaduto ed affrante dal dolore.

“Abbiate rispetto di voi stessi, delle vostre famiglie e del vostro paese”

In quanto futuro medico Lorena era molto attenta e preoccupata per l’emergenza causata dal Coronavirus. L’11 Marzo, venti giorni circa prima della sua morte, aveva pubblicato questo post con la foto ormai famosa dell’infermiera che abbraccia l’Italia:

Ora più che mai bisogna dimostrare Responsabilità e amore per la VITA. Abbiate rispetto di voi stessi, delle vostre famiglie e del vostro paese. E ricordatevi di coloro che sono quotidianamente in Corsia per curare i nostri malati. Rimaniamo uniti, ognuno nella propria CASA. Evitiamo che il prossimo malato possa essere un nostro caro o noi stessi.



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Un messaggio valido ed attuale anche oggi, di fronte a questa seconda ondata pandemica che ripropone l’urgenza di una oculata limitazione delle nostre abitudini. Purtroppo Lorena, strangolata dal compagno che amava, non ha potuto gioire di come la sua Sicilia nella prima fase abbia retto bene di fronte l’emergenza epidemica, perché la sua giovane vita è stata spezzata proprio dalla persona con cui voleva costruire il suo futuro di donna professionalmente impegnata.

La sorella: sei sempre stata il mio orgoglio e per sempre lo sarai!

La sorella della vittima in un post su Facebook ha condiviso la gioia e la gratitudine per il conferimento della laurea post-mortem. Poche parole per esprimere tutti i suoi sentimenti di amore e nostalgia nella certezza però che Lorena, da vera dottoressa, si prenderà cura di loro dal Cielo per sempre.


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